I carabinieri stanno lavorando per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incendio che ha distrutto il ristorante “da Zucchetta” nella notte tra mercoledì e giovedì. Scartata quasi del tutto l’ipotesi dell’incendio accidentale, si scava a 360 gradi nella vita privata del proprietario Stefano Tavolario. Gli inquirenti stanno cercando di capire quale possa essere il movente di un gesto così grave. “Il proprietario ci ha assicurato di avere spento tutti i quadri elettrici prima di chiudere il ristorante”, questo elemento unito al fatto che l’incendio è scoppiato nella zona esterna del locale lasciano minimi margini per l’ipotesi del corto circuito. Il pm che si sta occupando del caso, Antonella Tenerani, ha manifestato la volontà di arrivare al più presto possibile al dissequestro del ristorante per permettere la proprietario di cominciare la ricostruzione. Tre delle cinque famiglie evacuate nella notte del rogo in piazza della Repubblica sono potute rientrare nelle loro abitazioni. Rimangono fuori la signora Ilma Chiappa, l’arzilla 84enne che è corsa fuori più veloce delle fiamme, e la famiglia Cenciarelli, che hanno le abitazioni seriamente danneggiate. Si attende l’esito della perizia dell’ufficio tecnico del comune di Portoferraio. La scena del rogo è ancora intatta, ed ha attirato per tutto il giorno la curiosità dei passanti. “Era un ristorantino che si era fatto un nome, si mangiava bene e si spendeva poco” dice un anziano incredulo, poco più in là si sente dire “peggio dei bombardamenti del ’43”.
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