Torna indietro

Code del 5 Aprile: Appunti per la costruzione di un laboratorio della sinistra

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2003

Nella nostra isola l'iniziativa politica dell'area della sinistra ha bisogno, innanzi tutto, di elaborare un suo "pensiero" di società e di democrazia che la liberi dalla pervasività del modello mercantile neo-liberista. Questo perché, alla luce dei risultati dell'esperienza di governo che fece il centro sinistra, possiamo affermare che l'aver condiviso le politiche di privatizzazione dei servizi e, in generale, dei rapporti sociali, ci ha fatto perdere la nostra identità senza, per contro, ottenere quel consenso aggiuntivo delle forze della componente sociale più moderata che ci avrebbe consentito di confermare quell'esperienza. La sconfitta si è quindi prodotta a tutto campo, sia sul piano dei valori che su quello della gestione del governo. L'aspetto più negativo, per la sinistra, è stato l'aver accantonato un bagaglio di valori che certamente avrebbe fatto bene alle coscienze della gente, alla democrazia e ad uno sviluppo più equilibrato e sostenibile dell'ambiente rispetto alle attività umane. Parte dell'area di sinistra non ha inoltre condiviso la strada della modernizzazione neo-liberista portata avanti dai governi Prodi e Dalema. Ciò ha provocato una frattura, all'interno della sinistra, che non è stata ancora sanata. L'emergere di grandi movimenti di opinione ha riproposto con forza un dibattito che pone al centro i grandi temi riguardanti la gestione delle risorse, la democrazia e la pace. Temi che, al contrario, lobbyes del potere economico, finanziario e militare sono determinate ad oscurare per proteggere i loro interessi. Da queste sommarie considerazioni discende che l'emergenza primaria è definire una prospettiva su cui la sinistra voglia ricominciare a ragionare. Prioritario è inoltre individuare e dar spazio ad una nuova classe dirigente che provenga dalla società civile e che, proprio in virtù di tale provenienza - e non dagli apparati di partito - possa riconnettere la politica con i bisogni reali dei cittadini. Il laboratorio di discussione cui si dovrebbe dar vita può avere grande rilevanza. I temi sui quali aprire il confronto, nella nostra isola, sono riconducibili al quadro di riferimento che tentavo di tracciare sopra, e che a livello locale si può articolare nei seguenti ambiti: - quale politica della sinistra nella gestione delle risorse? - quale politica della sinistra sui servizi alla persona? - quale politica della sinistra per costruire una struttura produttiva diversificata sull'isola? - quale politica della sinistra per dare più diritti e certezze al lavoratore? - quale politica della sinistra per costruire le condizioni per una democrazia più partecipata del cittadino al governo? Da questo confronto a tutto campo, l'iniziativa può risultare positiva per una crescita della sinistra nella costruzione di un'ipotesi progettuale che ne definisca il "pensiero". Una questione fondamentale è poi superare, una volta per tutte, la pessima abitudine di sostenere tutto ed il contrario di tutto al solo scopo, molto opportunistico, di affermare il proprio spazio di potere all'interno della competizione elettorale: questo metodo non ha pagato tant'è vero che il governo nazionale e locale è in mano al centro destra. Ricordiamoci che alla copia si preferisce sempre l'originale…. P.S. - "Finita la fatica della nuda vita, schiavitù sotto padrone, liberati i bisogni, gli uomini e le donne avrebbero cominciato a unirsi e dividersi, amarsi e ammazzarsi per grandi passioni e idee, invece che per l'imbecillità dei consumi." (Karel Kosik)


pace pisa

pace pisa