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Code del 5 Aprile - Replica del Social Forum

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2003

Caro Sergio, dopo avere risposto privatamente a Linda avevo “buttato giù” queste considerazioni sul tuo commento al suo scritto, poi, rileggendole, mi ero detto che forse era meglio evitare di alimentare una polemica che rischiava di danneggiare l’iniziativa che sta a cuore a tutti noi, quella del Laboratorio delle idee. Poi ho letto il tuo giornale di oggi e prendo atto della crociata che hai intrapreso contro di noi del social forum e contro quelli che (Rizzoli) si permettono di esprimere opinioni divergenti dalla tua, ed allora credo che sia meglio affrontarti che ignorarti Caro Sergio, non sono giovane e quindi non ti mando a quel paese (la tentazione però è forte), spero che lo facciano i giovani. Da adulto leggo il commento che scrivi all’intervento di Linda e rimango allibito. Erano anni che non mi imbattevo in un atteggiamento saputello/paternalistico come il tuo da parte di esponenti del mondo intellettuale della sinistra nostrana. Cosa è che ti da l’arroganza di sentenziare che il “centrosinistra…. ha bisogno anche di far capire a chi palesemente sbaglia (ritengo in buona fede) che sbaglia.” Ma sbaglia chi? Cosa? Chi è questo signor centrosinistra che giudica, non sbaglia ma non vince? ”Può essere un segno di maturità accettare di discutere una critica che ci viene rivolta anche se la si considera totalmente priva di fondamento,” Quanta pazienza, dignità, tolleranza e democrazia “Vostra Magnificenza” “quel continuo dare del VOI agli altri, che ho letto come una voglia di separatezza e distinzione che era quanto mai fuori luogo in un contesto in cui tutti partiti, comitati, soggetti associativi diversi e singoli cittadini si sforzavano di mettere da parte le proprie specificità per un fine ritengo nobile come quello di dare un governo migliore a Portoferraio e (fuor di ogni dubbio) alternativo a quello attuale". Complimenti, se non c’è più sordo di chi non vuol sentire pare che ci sia anche un più ascoltatore di chi vuole ascoltare. Potresti dirmi quale dei comitati, delle associazioni ha dichiarato di voler mettere da parte la propria specificità? Io ho sentito, al contrario, tutti rivendicare la propria specificità e la disponibilità a metterla a servizio del Laboratorio per andare, assieme e con pari dignità, a perseguire non il “tuo” nobile fine ma un progetto per un nuovo modo di amministrare, una visione diversa di città che parta dalle esigenze e dalla partecipazione dei cittadini. Ti ricordo, come hai riportato sul tuo giornale, che l’assemblea era stata indetta dai gruppi consiliari di minoranza per “costruire un laboratorio di idee nuove aperto a tutti, in grado di rappresentare degnamente le esigenze di rinnovamento della politica e di partecipazione popolare che emergono con forza dalla società civile”. “Vedi Linda io credo che il lavoro, ed il lavoro politico (fatto fuori o dentro i partiti non ha importanza) siano un potentissimo antidoto contro le derive da circolo chiuso (settarie si sarebbe detto una volta) o le tentazioni di essere mosche cocchiere, o le pretese di insegnare a mamma come si fanno i figlioli. anche io vedo che l'Elba Social Forum non funziona abbastanza come ponte verso quelle giovani generazioni che "ci mancano" (ed in altre realtà non è così)” Mi auguro che questa sia solo farina del tuo sacco, caro Sergio, e non sia anche la posizione di alcuni tuoi ex compagni di partito. Ho ascoltato ed apprezzato l’intervento dello Zini e spero che la disponibilità espressa e la voglia di collaborare siano sincere e praticate, ma tu fammi capire, invece, la visione che hai di questo processo che ci dovrebbe coinvolgere: Noi del social forum portiamo i giovani, i comitati portano i cittadini (vi mancano anche quelli se no avreste vinto alle ultime elezioni), i contenuti sono cose da settari, Voi (per rispondere al tuo plurale) cosa portate: i candidati? Un nuovo modo di fare politica: Compagni avanti il gran partito… Gianfranco Biancotti Elba Social Forum Caro Gianfranco Per quanto riguarda il merito centrale del contendere cioè l'atteggiamento di ESF in quella riunione ti rimando a quanto ho scritto a Carlo Rizzoli ieri ed oggi (chiedendo scusa ai lettori per l'eccessiva presenza diretta) Poi in ordine sparso: Angelo Zini prima o poi dovrà diffidare te o altri da dire che scrivo o agisco per conto del DS (che non credo abbia agenti segreti), tra poco saranno passati dieci dall'ultima volta che ho partecipato da dirigente ad una riunione del mio partito (mi pare di esssere ancora iscritto). Per inciso ne uscii dimettendomi da segretario per protestare contro la linea "continuista" di Giovanni Fratini che ritenevo responsabile di aver silurato il mio lavoro di allargamento dell'alleanza elettorale verso Rifondazione e quel pezzo di società civile rappresentato da Licia Baldi ed altri, ma glissiamo, è storia antica. Cio premesso io servo solo farina dell'unico modesto sacchetto di cui dispongo: il mio. Paternalista? Credo di no ma può darsi, l'età ce l'avrei (io), sono già nonno oltre che padre, la tua è un opinione rispettabile almento sotto il profilo etimologico, ma non è detto che i pater debbano necessariamente dire sempre favate. Intellettuale? Somo passati vent'anni dall'ultima volta che mi chiamarono così (la frase esatta era "Voi intellettuali siete la rovina del partito..")avevo appena finito di scaricare un camion di tubi innocenti per la festa dell'Unità. Crociata contro di voi? Mai fatte crociate, non incomincio ora (come crociato sarei peraltro incompatibile per frequenza di moccolo). Sarebbe poi contraddittorio fare crociate contro qualcuno ammazzandosi al tempo medesimo di fatica per tenere in piedi l'unico giornale dell'Elba su cui tutti hanno diritto di cittadinanza ed a nessuno è tagliato un rigo di quello che scrive (in primis i supposti "infedeli"). L'uso della prima persona plurale, scrivendo (NOI) è considerato da taluni non un segno di spocchia, ma una forma di (se vogliamo) antica cortesia preferibile al meno elegante io ... io ...io sono tra quelli. E' vero è una forma forse un po' desueta, ma spero che ti farai interprete di ciò verso le schiere di giovani organizzate dall'ESF e che mi perdonino. Sergio


pace pisa 2

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