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Code del 5 Aprile - Precisa Carlo Rizzoli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2003

Caro Sergio, mi sorprende che un 'provocatore dialettico' come te non colga la provocazione di valorizzare, dell' incontro di sabato, l' unico elemento di conflitto che c'è stato. Forse la sintesi non è stata chiara come mi pareva, quindi accolgo l' invito a spiegare. E' per prudenza che valorizzo quel momento (sul resto tutti d' accordo), perchè è e sarà una cifra del confronto tra i diversi che hanno in comune il desiderio di una nuova politica a Portoferraio e all' Elba; valorizzo quel momento di conflitto (relativo, no?) non perché affascinato dalla cultura gruppettara (!!) che non ho visto, ma perché è da lì che si è passati per costruire nel prossimo incontro gruppi di lavoro e un coordinamento (spero e propongo) che ci tengano insieme tutti: se l' obiettivo era fare ciò, ritengo quindi che l' errore politico sarebbe stato partire con una sottrazione che togliesse energie e punti di vista a quel lavoro, che desse un' immagine di divisione in partenza. Se siamo tutte minoranze, più o meno 'esigue', la prossima volta che facciamo, un' altra scelta a maggioranza che taglia fuori, dopo il Social Forum, il Gruppo del Lunedì'? E poi i Verdi? e poi ?si perde di nuovo per 60 voti? Non si tratta per questo di volere l' unità a tutti i costi con tutti, accettando anche veti immobilizzanti : se qualcuno , a percorso avviato (su metodo e contenuti), riterrà di aver sbagliato strada, ne cercherà un' altra , è normale;non partiamo però neanche con la divisione a tutti i costi .. Ma oltre la tattica c' è un elemento di sostanza : non si può banalizzare nel considerare manicheismo qualunquista quello di chi pone come prioritario il problema della qualità del governo , anche per il centrosinistra: se abbiamo perso un comune e ripersi gli altri due alle ultime amministrative elbane , c' è o no un problema ? Secondo te, con/vince qualcuno dichiarare che siamo bravi dove governiamo? (dove proponiamo l' inceneritore o rincorriamo i consensi sul terreno delle terze case ?) . Come riconquistiamo invece i molti consensi perduti sulla qualità del nostro amministrare alle ultime amministrative di Portoferraio? Secondo me riconoscendo anche i nostri limiti e dichiarando i modi con i quali vogliamo superarli, nel mentre puntiamo giustamente il dito sulle 'malefatte' altrui. Non sto proponendo l' autofustigazione, ma un problema politico che mi pare altrettanto importante di altri . Credo quindi che , con Fratini, siamo stati prudenti ad aver accantonato (dopo averla proposta) l' idea di votare il documento anche a maggioranza: ci si è resi conto, come molti dei presenti, che il laboratorio che si è voluto ha tempi un po' più lunghi di quelli di una riunione di 'area polititica' omogenea; il documento approvato rispetta i tempi del laboratorio: a me è parsa una dimostrazione di intelligenza politica. Non si può parlare di pari dignità di tutte le posizioni e poi subito tagliarla con la lama della maggioranza/minoranza . Certo, in democrazia si deve anche scegliere, dovremo scegliere contenuti e persone, passando dalle parole ai fatti: sono in un partito per questo, fondamentalmente; ci arriveremo senz' altro e, spero, il più unitariamente possibile. Anche questa discussione, che ho cercato di non mettere sul piano personale, fa parte del processo che abbiamo iniziato, un processo che, oltre alle parole, dovrà soprattutto dispiegarsi in un confronto con la città sulle cose da fare , un confronto che ci vedrà presenti entrambi, assieme a tanti altri . Un caro saluto Carlo Rizzoli Caro Carlo Ti sei spiegato, non sono d’accordo e non mi hai convinto, almeno sulla analisi di quanto accaduto. Dichiararsi alternativi ad Ageno non significa dire che siamo stati bravi, tant’è che circa i contenuti concreti “Portoferraio risorsa economica” mi pare di essere intervenuto, proprio in quella riunione, con una critica dura e circostanziata sull’operato di Giovanni Fratini Sindaco, che tra parentesi non ricordando esattamente i fatti mi ha risposto parlando d’altro. Il “come siamo stati ganzi noi” non mi appartiene proprio per niente e non mi pare sia il messaggio emerso il 5 aprile. E poiché il quesito non era se si era ganzi o meno, ma alternativi o meno ad Ageno, continuo a non capire perché non si è voluto dichiararlo. Neppure mi passa per l’anticamera del cervello di tagliare fuori chicchessia ma temo (e non lo dico per dire, la diversità dei punti di vista è un valore) che la tendenza a tagliarsi fuori dal contesto ce l’abbiano gli amici del Social Forum, o meglio gli amici che si definiscono Elba Social Forum che continuano a parlare ed intervenire con il piglio ed il taglio non di una componente, ma dell’alternativa globale a tutte le altre componenti di questo complicato processo, messe insieme. Non lo sono, e non solo per una questione di numeri, ma per il non identificarsi, di fatto, in ESF di molte componenti che fuori dall’Elba nei Social Forum si identificano. Non voglio qui avventurarmi in analisi sul perché, ma così è. Dire a qualcuno che su una particolare enunciazione è in minoranza (nettissima) non è usare la mannaia è usare la democrazia; nessuno avrebbe impedito all’ESF di portare il suo contributo di idee e decisioni in fasi successive solo perché quel soggetto non se la sentiva di firmare un documento in cui ci si dichiarava alternativi ad una compagine così poco presentabile come quella in carica. Ho votato anche io come te, come Benedetto Lupi (che pure aveva steso il tutto “alternativa” compresa) quel documento, tu per convinzione, io per porre fine ad un chiacchiericcio che “dal basso” (orrenda espressione, tra l’altro, per me la gente sta molto in alto) non si sarebbe capito per nulla. Ma proprio perché sono esattamente d’accordo con te nelle espressioni finali, sulle cose serie da fare, dopo ho scritto quanto ho scritto “a futura memoria”, per dire che a mio personale e modestissimo parere il metodo del confronto non potrà essere quello degli ultimi dieci minuti dell’assemblea, nel corso dei quali ho visto solo un soggetto animato da spirito di partitino (sì, hai ragione, nel caso è più calzante di gruppetto): paradossalmente proprio l’ESF. Perché, salutandoti Carlo, credo sia opportuno ricordare che l’unità è un valore certo, ma nella chiarezza. Sergio Rossi


portoferraio panorama  piazzale de laugier

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portoferraio panorama porta a mare

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