Il CSA (o meglio il Provveditorato agli Studi) per chiamarlo con l'antica denominazione, ha fatto marcia indietro. Per questa volta la logica sparagnina di un Ministero come quello della Pubblica Istruzione, specializzatosi in proclami di innovazioni che nascondono sostanziali tagli dei servizi. E' andata a buon fine la protesta dei genitori campesi e delle altre componenti scolastiche. I dodici bambini iscritti alla prima classe della scuola per l'infanzia di S.Piero (l'unica pubblica in tutto il territorio comunale campese) non saranno parcheggiati in lista d'attesa ne costretti loro malgrado a frequentare la scuola privata. Identica sorte per i loro coetanei marcianesi. Il taglio delle classi nei due comuni che si dividono il massiccio del Capanne non si attuerà. La notizia giunta nella mattinata di venerdì è stata accolta con soddisfazione da quanti si erano mobilitati, a partire dal Sindaco di Campo Elba, perchè non si smobitasse. E la nota del CSA si è incrociata con un'altra dalla Conferenza Zonale per l'Istruzione dell'Elba presieduta dall'assessore alla P.I. portoferraiese Daniele Palmieri, che riportiamo qui di seguito perchè partendo dagli specifici casi sviluppa un interessante ragionamento sulle peculiarità scolastiche isolane: "La Conferenza Zonale per l’Istruzione-Zona Elba, appresa la notizia che la determinazione dell’organico di diritto delle scuole in oggetto, comporterebbe di fatto la soppressione di due sezioni, ritiene di dover esprimere formale richiesta di revisione delle decisioni adottate. Non possiamo che fare nostre tutte le osservazioni già espresse nelle comunicazioni e nelle lettere trasmesse in questi giorni dai comuni di Campo nell’Elba e Marciana, dagli Istituti Scolastici e dai genitori. La Conferenza ritiene che ci siano, di fatto e di diritto, validi elementi che portino a considerare come essenziale il mantenimento delle sezioni di cui si paventa la chiusura. Il territorio della nostra isola, infatti, corrisponde pienamente alle caratteristiche individuate nel Decreto Ministeriale 331/98 ed alle più recenti Circolari emanate in merito alla formazione delle classi. La tutela delle piccole isole e dei territori montani deve portare al superamento di una pura logica numerica allo scopo di tenere pienamente conto dei bisogni formativi ed educativi delle comunità locali. La soppressione delle suddette sezioni risulterebbe particolarmente penalizzante per gli Enti Locali interessati più direttamente i quali hanno dimostrato invece nel corso degli anni di voler investire su queste strutture importanti risorse finanziarie. Ricordiamo inoltre che nei relativi bacini di utenza non sono presenti strutture alternative che possano assorbire quei bambini eventualmente esclusi; il disagio si verificherebbe anche nel comune di Campo nell’Elba nel quale sebbene esista un’altra scuola d’infanzia (privata e a impostazione para confessionale) questa non è comunque in grado di assorbire tutta l’utenza eventualmente esclusa. La Conferenza Zonale, organo rappresentativo di tutti i Comuni e del mondo della scuola dell’isola d’Elba, ritiene che la questione del mantenimento delle strutture oggi a rischio assuma rilevanza comprensoriale: l’intera collettività isolana sarebbe lesa nel suo diritto fondamentale all’istruzione. Premesso quanto sopra, si informa quindi che la Conferenza Zonale per l’Istruzione della Zona dell’Elba, riunita in seduta straordinaria con convocazione urgente in data odierna, chiede fermamente alle SS.LL. di non procedere alla riduzione dell’organico di diritto, prendendo atto che il contesto territoriale e sociale dell’isola d’Elba richiede di farsi carico del mantenimento anche per l’anno scolastico 2006/2007 delle sezioni oggi a rischio".
S.Piero materna bimbi recita 2