In una nota ANSA è stata data notizia della decisone della Presidenza del Consiglio dei ministri e di tre Ministeri – Interni, Giustizia e Ambiente - di costituirsi parte civile nel processo in corso presso il Tribunale di Genova per le presunte tangenti pagate per la realizzazione di un complesso turistico residenziale nella località Procchio del Comune di Marciana. Nella stessa nota vengono indicate le persone imputate tra cui figura anche il Sindaco Luigi Logi e viene genericamente detto che “ le accuse nei loro confronti sono a vario titolo corruzione, corruzione in atti giudiziari, concorso in peculato e abuso d’ufficio”. Si ritiene doveroso precisare che il Sindaco Logi è coinvolto nella vicenda per il solo reato di abuso d’ufficio e non per corruzione o concorso in peculato. Il reato di abuso gli è stato contestato per non aver emesso, nell’anno 2003, una ordinanza di sospensione dei lavori nei confronti della Società costruttrice del complesso edilizio, come richiesto dal Corpo forestale dello Stato, stazione di Marciana Marina. In effetti il Sindaco non ha mai sottoscritto tale ordinanza per la semplice ragione che, mentre con la vecchia legislazione tutte le competenze in materia di edilizia privata ( rilascio di concessioni, ordinanze di sospensione lavori o di demolizione ecc..) spettavano ai Sindaci, con l’entrata in vigore della legge n°142 del 1990 tali competenze sono state attribuite ai Responsabili degli Uffici tecnici. Attribuzione confermata e meglio precisata con la prima legge Bassanini n°127 del 1997 e successivamente con il Testo unico in materia di edilizia approvato con D.P.R. n°380 del giugno dell’anno 2000.
Luigi Logi Sindaco Marciana