Quali strumenti conoscitivi approntare per capire dove nasce il disagio nei giovani? Quale rilevanza sociale riveste, per la comunità territoriale, il problema della dispersione scolastica? Su questi temi si è discusso a Palazzo Granducale, nell'incontro promosso dall'assessore all'istruzione e qualità sociale, per presentare il progetto d'indagine sul disagio giovanile e la dispersione scolastica nel territorio. L'indagine - elaborata dal Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Pisa nell'ambito delle attività dell'Osservatorio per le Politiche Sociali (OPS). costituisce l'avvio di un lavoro più complessivo sul fenomeno della dispersione scolastica, per il quale la Provincia ha previsto, nel bilancio 2006, uno stanziamento di 200.000 euro per uno specifico progetto speciale. Il Progetto sarà gestito in stretto rapporto con i Comuni, le scuole e gli operatori sociali, attraverso l'istituzione di appositi tavoli zonali. All'incontro, presieduto dalla vice presidente della Provincia, Monica Giuntini e dal prof. Andrea Salvini, dell.Università di Pisa, erano presenti gli assessori al sociale e all'istruzione dei Comuni del territorio, i dirigenti scolastici degli istituti superiori, gli operatori dell'Asl. L'indagine, ha spiegato la vice presidente Giuntini, ha lo scopo di verificare quali fattori di rischio - in ambito sociale, scolastico, familiare - influiscono nelle dinamiche che riguardano i percorsi scolastici e le probabilità di abbandono degli studi prima del conseguimento del diploma di istruzione secondaria. Obiettivo del Progetto speciale per la dispersione scolastica è quello di attivare un percorso comune fra istituzioni, in primo luogo quelle scolastiche, attraverso il quale individuare strategie di prevenzione, utili alla programmazione di azioni per contrastare tale fenomeno.
Stemma Provincia Livorno