Dopo le elezioni si aprirà la battaglia per la presidenza del parco nazionale dell’Arcipelago toscano e i Ds si posizionano con un documento che vuole mettere i paletti sul futuro dell’area protetta. «La partecipazione delle comunità locali alla vita del parco che va rafforzata in ogni modo: ad esempio, creando a fianco della Comunità del Parco e dell´Ente Parco una sorta di consulta degli operatori economici e dei principali portatori di interesse (operatori turistici, pescatori, agricoltori ecc.) - si legge in un documento dei Democratici di sinistra elbani - ma c’è anche l´esigenza di definire urgentemente, come strumento di rilancio dell´immagine del Parco, un programma (triennale?) di promozione turistica. Con i seguenti soggetti promotori: Parco, Regione, Comunità Montana e Province interessate territorialmente al Parco, da concordare in particolare con gli operatori turistici interessati. Cercando di superare l´ambito territoriale del solo Arcipelago e abbracciando il sistema delle aree protette costiere vicine (Parco della Maremma, Parchi e Riserve Regionali o Provinciali)». Svolta Ds sull’istituzione di un´area marina protetta, sulla quale finora erano stati sempre molto tiepidi, con proposte anche per la sua gestione dove si chiede che la riserva «sia affidata al Parco (prevedendo che nel futuro Consiglio del Parco ci siano esperti di biologia marina). Per garantire questa ipotesi di gestione integrata e consentire che il controllo dell´area marina non sia mai stridente con gli altri elementi di sviluppo del parco, a partire da quelli turistici». Per il piano del parco i Ds chiedono che «si determinino, pur nella rispettiva autonomia, forme di integrazione e di copianificazione tra il Piano Territoriale del Parco e il Piano Strutturale Unitario, in modo da non rischiare "fratture",o peggio ancora vera e proprie rotture e contrapposizioni tra gli obiettivi e le scelte strategiche dei due strumenti. Anzi, l´elaborazione e discussione con le istanze locali dovrebbe procedere parallelamente così come dovrebbe procedere in parallelo con la stesura del Programma di sviluppo Sociale ed Economico del Parco». Poi, dopo aver candidato l’Elba diventare un centro internazionale di studio e ricerca sui mammiferi marini, in relazione al Santuario dei Cetacei la Quercia chiede un «forte rilancio del Parco minerario e mineralogico dell’Elba, completando la realizzazione del progetto attuativo e sviluppando sinergie con gli altri Parchi del territorio e con le Istituzioni Culturali ed universitarie». www.greenreport.it
tramonto viste