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Controcopertina: Lettera aperta all'ESA

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 22 marzo 2006

Gentile Direttore, mi permetta di utilizzare lo spazio del suo giornale per riuscire ad ottenere alcune informazioni che non sono riuscita a reperire rivolgendomi direttamente alla fonte. Tempo fa, per intendersi prima delle diatribe Esa-Campo, Verdi-Bosi, Bosi-Legambiente, con l’intento di cercare di trasferire ai nostri concittadini informazioni sui servizi erogati da Esa, in particolare sulle modalità di conferimento dei rifiuti speciali (ferro, mobilio, materassi, materiale elettrico e tecnologico etc), per il sito che contribuisco settimanalmente a tenere aggiornato ho contattato appunto la Esa S.p.a sottoponendo loro alcune domande. I quesiti avevano lo scopo dichiarato di ottenere informazioni ed elementi che potessero servire a noi elbani, non sempre sufficientemente informati, per sapere come funziona Esa e quali servizi è tenuta a garantire. Risulta evidente che queste risposte non le ho purtroppo ricevute. Ci riprovo quindi da queste pagine confidando di avere maggiore fortuna. Le domande, trasmesse per email il 26 gennaio, erano queste: - per cominciare, quali sono i comuni che partecipano al capitale dell’ESA ? - il tipo di servizio fornito è lo stesso per ogni amministrazione? - come si conferiscono mobili, elettrodomestici, ferraglia, inerti, materiale tecnologico, medicinali, batterie, oli combustibili, etc...? - quali sono i costi del servizio per l’utente? - esiste il servizio a domicilio? Se sì, quali sono i tempi di risposta? Quale è il numero di telefono a cui rivolgersi? - quanti diversi tipi di cassonetti per la raccolta differenziata sono presenti sul territorio da voi servito? - come viene gestita la raccolta della carta? E della plastica? - I nostri rifiuti “che fine fanno”? - Altre notizie che considerate di pubblica utilita’. Ora, mi sembrerebbe, come si suol dire, di sparare sull’ambulanza raccontando di come si sono svolti i contatti tra me (il sito web che rappresento) e la presidenza di Esa, ma resto convinta che una più efficace comunicazione sui servizi dell’ente preposto alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti potrebbe dissuadere almeno in minima parte dal vergognoso malcostume delle discariche abusive e dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti a fianco dei cassonetti. Mi auguro quindi vivamente che noi tutti si possa iniziare ad ottenere risposte dagli enti che erogano servizi agli utenti cittadini. La ringrazio per l’ospitalità.


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