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5 aprile: tutte le voci dell'alternativa (seconda parte)

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 08 aprile 2003

Seconda puntata della cronaca del 5 aprile che ha visto le forze del centrosinistra portoferraiese riunite nella sala della Provincia per costituire un laboratorio nuovo di idee e di metodo. Avevamo concluso l’articolo precedente con l’intervento di Angelo Zini, segretario di sezione dei DS, riprendiamo con il contributo di Giancarlo Diversi esponente dell’Elba Social Forum, il quale ha chiesto di poter partecipare al processo di cambiamento del modo di fare politica, al quale però non dovranno sottrarsi neppure tutti coloro che vorranno intraprendere questo cammino comune. L’azione che dovrà essere portata avanti dovrà avere il valore di una rivoluzione culturale, che abbia i requisiti fondamentali di pace e accoglienza. “Qui sento – ha detto- pensieri e parole, mancano ancora le azioni”. Diversi ha affermato che dovranno essere vinti i pregiudizi su tutte quante le persone, che sono talvolta una ricchezza umana sottovalutata, e ha criticato fortemente la sinistra a suo avviso molto spesso contaminata dal neoliberismo. Ha poi affrontato la questione della democrazia partecipativa, spiegando che molti comuni stanno aderendo alla Carta di Intenti del nuovo Municipio, e che là dove ancora non si è adottata si cerca di conquistarla dal basso. Ha successivamente raggiunto il microfono Sauro Giusti della Lega dei Pensionati il quale ha puntato il dito contro la frammentazione politica dell’intera Isola e sulla sua incapacità progettuale, ricordando anche il severo rimprovero rivolto agli elbani dallo stesso Presidente della Regione Claudio Martini. A tale proposito ha definito “barzelletta” la proposta della Provincia Autonoma, quando manca una unità gestionale tra i comuni anche in maniera di tassazione. Ha poi difeso il ruolo del confronto liberale tra le varie forze e soprattutto ha stigmatizzato il diffuso risentimento contro la politica in generale. “Da giovane vidi scritto: Qui non si parla di politica, si lavora. Firmato Benito Mussolini” Ettore Galli ha lamentato la scarsa operatività delle giunte passate sul fronte delle opere pubbliche, l’incapacità di gestire Portoferraio, ricordando la chiusura sia della caserma della Finanza sia dei due locali cinematografi. Alessandro Squarci esponente del comitato politico “L’isola e la città” ha presentato il lavoro che sta svolgendo questo nuovo laboratorio a cui partecipano le diverse anime della sinistra, per studiare e approfondire certi aspetti tecnici della gestione del territorio. Poi riferendosi alla riunione in corso ha detto: “E’ questo un modo per ascoltarci per cominciare ad “annusarci” e a vedersi. Mi auguro che il nostro lavoro e quello degli altri possa trovare un percorso comune e che il lavoro autonomo svolto dai diversi gruppi sia messo a disposizione di tutti”. Marcello Bonistalli segretario della CGIL elbana ha evidenziato lo stato di degrado del Comune di Portoferraio dicendo che esso è attualmente “sgovernato” dalle forze del centro-destra. Per quanto riguarda il metodo ha ribadito che le verità si trovano soltanto discutendo, altrimenti si rischia di rompere il meccanismo”. Roberto Peria Consigliere della Margherita è intervenuto riferendosi alle parole di Michele Alessi “il potere non mi interessa”, dichiarando che invece a lui interessa che il potere, tra un anno, non sia più in mano agli altri. Ha continuato enunciando le parole chiave che più di altre debbono accompagnare questo nuovo percorso. Prima tra tutte “partecipazione”, poi “progetto” che non deve essere, ha detto Peria, un berlusconismo di ritorno e cioè la politica dei piccoli interessi, “scelta” perché la politica non deve essere quella dei “ni e dei se” ma deve essere il luogo delle decisioni chiare e responsabili, soprattutto per quanto riguarda l’urbanistica, l’ambiente, la qualità dei servizi, l’associazionismo, la politica giovanile. Altra parola chiave indicata da Peria è “responsabilità che fa rima con unità”, con “qualità e solidarietà” con la quale la politica compie il suo servizio più alto mettendosi al servizio dei più deboli. E’ stata la volta di Annalisa Sangalli dell’Elba Social Forum la quale, a livello personale, ha espresso il suo disappunto verso qualsiasi partito di sinistra che dia anche in maniera indiretta il suo appoggio alla guerra. Sergio Rossi ha centrato il suo intervento soprattutto su quello che ha definito l’unico lato realmente preoccupante di una assemblea pienamente riuscita: la pressoché totale assenza di giovani cittadini sotto i trent’anni di età. Ha inoltre sostenuto che una delle linee portanti della nuova amministrazione dovrà essere quella della riapertura degli spazi sociali, comprendendo in essi anche tutte le strutture monumentali, quali Linguella, Fortezze Medicee, Villa delle Grotte, che debbono essere restituite 12 mesi all’anno ai portoferraiesi e ai loro ospiti. Roberto Pacini coordinatore elbano della Margherita ha fatto appello al valore del confronto per valutare i mezzi e le risorse a disposizione. In un intervento che garantiva una grande apertura Pacini ha affermato che per la coesione possono esserci punti critici , ma deve esserci una comune predisposizione per individuare e sintetizzare in linee generali. Rocco Basso del Social Forum Elbano ha imputato alla stessa sinistra le ragioni della sua sconfitta e ha rimarcato l'assoluta esigenza di fare uno sforzo per recuperare la richiesta di partecipazione della popolazione, altrimenti "non è affatto l'inizio di un percorso". Terminati gli interventi Fratini ha ripreso il microfono per tracciare un bilancio consuntivo della giornata. "E' stato un pomeriggio estremamente costruttivo per il quale esprimo un giudizio positivo, sebbene concordi sul fatto della unica nota stonata rilevata in sala: la mancanza di giovani. Adesso dobbiamo cercare il confronto anche con tutto il resto della cittadinanza che è al di fuori di questa platea". Nel momento conclusivo della giornata, quando ai presenti è stata letta la bozza del documento comune scaturito dalla dichiarazione d'intenti degli intervenuti, alcuni animi si sono riscaldati in merito alla opportunità o meno di inserire la dicitura "un progetto alternativo alla attuale amministrazione". Da una parte scalpitavano alcuni rapppresentanti del Social Forum che ritenevano riduttiva e pregiudiziale tale espressione, dall'altra tutti coloro che erano rimasti in sala fino all'ultimo intervento giudicavano sostanziale la volontà di scalzare una giunta che essi ritengono pienamente responsabile del malgoverno portoferraiese. Al termine, introducendo una variante finalmente condivisa, il documento è stato approvato all'unanimità.


portoferraio veduta forte falcone

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portoferraio vista molo galla

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portoferraio panrama falcone case

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