«La situazione all’isola d’Elba è veramente drammatica e stiamo vedendo come risolverla, verificando anche la possibilità di usare strumenti coercitivi. Questo non vuol dire a tutti i costi commissariamento, che resta un’ipotesi al momento alquanto remota». L’assessore provinciale all’Ambiente Rocco Garufo non teme di cadere in eccessi quando traccia il suo impietoso quadro: «all’Elba la situazione è così drammatica perché il tal quale viene preso e portato nella discarica di Rosignano. C’è un progetto per realizzare l’impianto di selezione e compostaggio del Buraccio (nella foto), ma contemporaneamente c’è bisogno dell’ampliamento della discarica di Literno. Da mesi aspettiamo il progetto dal comune di Campo che non ci arriva. Dico strumenti coercitivi perché sinceramente sono davvero molto stanco di fare riunioni con i sindaci dove arrivano solo promesse e mai nulla di concreto». L’assessore Garufo quindi assolve l’Esa, che pure ha un’esposizione di oltre 6 milioni di euro. «A parte il fatto che l’Esa ha ereditato anche una gestione pregressa, bisogna poi sottolineare che vanta anche credito con molti comuni per servizi che ha già erogato. I comuni si devono mettere in testa di pagare, magari con un piano di rientro, ma ormai non possono più nascondersi». «Soprattutto nell’ultimo anno – continua Rocco Garufo – Esa ha fatto un gran lavoro perché sta cercando di costruire un sistema integrato di gestione dei rifiuti e ha obiettivi seri. Io stesso avverto una condizione molto diversa rispetto al passato e per questo non possiamo scaricare addosso ad Esa le inefficienze dei comuni. E ricordo a tutti che il protoccolo d’intesa del 2004 individuava Esa come soggetto unico per la gestione dei rifiuti all’elba. La Provincia continuerà a lavorare per questo». www.greenreport.it
discarica literno