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L'Europa verso il divieto della pesca a strascico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 marzo 2006

Il Parlamento europeo è preoccupato per la continua perdita di biodiversità e chiede alla Commissione e Sagli Stati membri di agire con più determinazione. Per proteggere la biodiversità marina dalle pratiche distruttive, Per il parlamento europeo occorre rafforzare i poteri di controllo delle esistenti organizzazioni regionali per la gestione delle attività di pesca e, se necessario, crearne di nuove. Per proteggere la biodiversità marina, i deputati chiedono anche di esaminare la possibilità di vietare la pesca a strascico. "La diversità biologica «rappresenta il tessuto della vita ed è alla base della salute, della qualità della vita e della prosperità dell'uomo, e ha di per sé un valore intrinseco - afferma una risoluzione adottata con 419 voti favorevoli, 1 contrario e 15 astensioni - in vista delle riunioni COP-MOP sulla diversità biologica e sulla biosicurezza che si terranno questo mese in Brasile. E' grande la preoccupazione per la continua perdita della biodiversità e per l'aumento dell'impronta ecologica della Comunità europea, con un impatto sulla biodiversità si estende ben oltre le sue frontiere. Eppure le Parti della Convenzione ONU sulla diversità biologica (CBD) hanno convenuto di ridurre significativamente il tasso di perdita della biodiversità entro il 2010, quindi per il parlamento occorre «accelerare il passo» per realizzare tale obiettivo tenendone conto nella politica di sviluppo e di aiuto dell'UE e migliorando «seriamente» l'attuazione delle direttive comunitarie sugli uccelli selvatici,sugli habitat e sulla rete Natura 2000. I parlamentari europei chiedono che siano sviluppati indicatori della biodiversità, la cui applicazione effettiva «è ostacolata dalla mancanza di informazioni coerenti sull'efficacia delle misure già prese» e dalla difficoltà di presentare dati sullo stato delle biodiversità. Commissione e Stati membri devono fissare «obiettivi globali specifici, misurabili, raggiungibili, realistici» e con una dimensione temporale precisa per il riesame dell'obiettivo sulla biodiversità del 2010 di «dare un esempio convincente prendendo misure concrete per la protezione della biodiversità a livello interno e internazionale». Ma la critica si estende anche alla non osservanza dei criteri della moratoria globale sulla sperimentazione in loco e la commercializzazione delle tecnologie per la restrizione dell'uso di varietà genetiche (tecnologia V-GURT), in particolare per quanto riguarda gli impatti ecologici e socioeconomici e qualsiasi effetto negativo per la diversità biologica, la sicurezza alimentare e la salute dell'uomo. La risoluzione sollecita l'UE e gli Stati membri a insistere per un accordo su precisi criteri per il trasporto di organismi vivi modificati (LMO) che consenta davvero «di accertare la legalità di LMO importati nel paese di destinazione», e una tracciabilità adeguata per controllare un rilascio non intenzionale nell'ambiente o l'uso e il consumo in alimenti e dei mangimi. Il Parlamento europeo chiede di respingere qualsiasi proposta di indebolire la moratoria sulla sperimentazione in loco e la commercializzazione delle tecnologie cosiddette "terminator" (frutti sterili ndr.) e l'autorizzazione di tecnologie di riduzione dell'uso di risorse genetiche. e difende con forza una politica dell'Unione «che vieti coltivazioni a cielo aperto con tecnologie di riduzione dell'uso di risorse genetiche», almeno finché non sia stata effettuata «in modo trasparente» una ricerca approfondita sugli effetti ecologici e socioeconomici e su eventuali danni alla biodiversità, alla sicurezza alimentare e alla salute umana. I deputati chiedono accelerare l'attuazione delle decisioni della CBD sulla diversità biologica delle foreste e sulle zone protette e di assegnare risorse aggiuntive per creare una rete globale di zone protette entro il 2010 sulla terra ferma e entro il 2012 in mare, mettendo l'accento su ampi ecosistemi intatti, «la cui importanza è cruciale per la protezione della biodiversità mondiale». Più in particolare, chiedono di sviluppare «misure forti» per garantire l'uso, il consumo e lo scambio sostenibile delle risorse della biodiversità, migliorare la legislazione sulle foreste, la sua applicazione e governance, combattere il disboscamento illegale e il relativo commercio.


molo gallo peschereccio

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