Controcopertina: l'ultima domenica tra granito neve e mufloni

L’ultima delle “passeggiate della domenica” si è annunciata fin da subito più speciale del solito: un clima incerto, il sole che squarciava il cielo a tratti e l’orizzonte plumbeo, hanno fatto temere a molti di non aver indovinato l’abbigliamento. La prima e più impegnativa salita ha poi rinfrancato gli irriducibili passeggiatori, che hanno potuto confrontare le fatiche dei primi giorni con la “disinvoltura” di quest’ultima prova che conduce da San Piero a Pietra Murata per poi giungere alle Macinelle. Alle Macinelle, un insolitamente clemente Umberto (gli devono essere fischiate le orecchie dopo le Cascatelle, due settimane fa), ci ha concesso una piccola pausa ristoratrice. Il cammino è quindi proseguito, con la fedele e numerosa compagnia di curiosi eppure diffidenti mufloni, che spesso ci hanno osservato dalle loro postazioni privilegiate, pronti a dileguarsi in un attimo dietro “cote e buscioni” Dopo i primi di 10 chilometri nelle gambe siamo arrivati in un luogo incredibile, sotto alle pendici del Capanne, nell’antichissimo villaggio villanoviano a cui testimonianza rimangono solo agglomerati di sassi. Il vento fischiava la sua potenza, incurante del nostro equilibrio precario sulle vette dell’Isola. Dopo esserci scambiati, come al solito, caffè, cioccolata, caramelle racconti e battute, siamo ripartiti alla volta di Pomonte: la valle là in fondo ad attenderci, vicina come in un miraggio, scoscesa come un burrone, da non credere che potesse esistere un sentiero capace di tagliare la montagna. Dopo il sole, la pioggerellina, il vento, finalmente al riparo sotto gli alberi… addirittura il tempo di fermarsi ad osservare una famiglia di cinghiali dalla parte opposta della valle, mentre il cielo minaccioso si abbassava, fino a raggiungerci e regalarci persino… una improvvisa, inaspettata, improbabile esplosione di neve. Bellissima, emozionante… ma fitta e bagnata. Neanche più il tempo di dirsi “è stato bello conoscerci così, non disperdiamo il regalo che ci hanno fatto quest’inverno i consorzi dell’Elba occidentale, il circolo di San Piero ed i bravissimi ragazzi del Viottolo: continuiamo a stimarci e a camminare insieme”.

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