Ha del surreale il dibattito innescato dal sindaco/senatore/sottosegretario Bosi sulla raccolta differenziata, condito di accuse ad Esa, ai Verdi. Dal dibattito si capisce che il Sindaco di Rio Marina sta parlando di una materia che non conosce e non frequenta ed è, sui temi ambientali, una sua costante. Dice Bosi rispondendo ai Verdi: “E’ falso quanto dichiarato dal partito dei Verdi -evidentemente interessato più alla polemica che alla soluzione dei problemi- che a Rio Marina non esista una piattaforma di stoccaggio, che invece funziona da tempo e con buoni risultati riuscendo a stoccare rifiuti ingombranti opportunamente selezionati e avviati allo smaltimento”. La raccolta differenziata di cui si parla il Sindaco è evidentemente quella relativa a poco più del 7% degli 837,77 kg. di rifiuti che ogni riese produce durante l’anno, che è il secondo dato più alto di RSU (dopo Marciana) della Provincia di Livorno e dell’intera Toscana (dati ARRR, Esa e Agenda 21). Il Sindaco non sa che quando si parla di raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani RSU, che sarebbe la materia del contendere con ESA e con i Verdi, ci si riferisce a quelli domestici, non pericolosi, da spezzamento, da pulizia di strade, spiagge, ambiente, rifiuti vegetali, ecc. e solo in parte anche agli ingombranti, infatti i macchinari e le apparecchiature obsolete (computer, macchinari, monitor ecc.) se provenienti da uffici ed aziende rientrano nei rifiuti speciali e vanno stoccati in aree dedicate, che il Comune di Rio Marina ha, come molti altri comuni, per poi avviarli non al semplice smaltimento – come scrive il Senatore - ma a centri di riciclo e recupero specializzati, solo in questo caso si può parlare davvero di raccolta differenziata, sarebbe bene sapere dal Comune e da ESA se questo avviene, come avviene e dove vengono conferiti i RAE. Sarebbe anche bene sapere come vengono intercettati, selezionanti, recuperati gli altri rifiuti speciali e pericolosi, compresi pile, medicinali, sostanze chimiche, ecc. E’ evidente che quando Esa e i Verdi chiedono per la raccolta differenziata aree di stoccaggio, piattaforme ed aree ecologiche si riferiscono a siti, impianti, strutture, cassonetti dedicati dove stoccare provvisoriamente, oltre che agli ingombranti, materiali prodotti dalla raccolta differenziata - carta, vetro, alluminio, plastica, sfalci, umido, ecc. - prima di avviarli al recupero ed al riutilizzo. Ma la sottovalutazione del problema rifiuti non è solo del Comune di Rio Marina, se è vero che l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Livorno sta pensando all’ennesimo commissariamento della discarica comprensoriale di Literno per ampliarla e consentire così anche il rewamping dell’impianto del di selezione del Buraccio e per non esportare più i rifiuti a Rosignano. E’ poi strano che il Senatore Bosi accusi ESA di usare atteggiamenti “monopolisti”, il Sindaco di Rio Marina dovrebbe sapere che il ruolo del gestore dei rifiuti elbani è un’anomalia rispetto alla normativa italiana, un “subAto” che riconosce le caratteristiche “speciali” - e i ritardi - della nostra isola. E’ strano perché il Sottosegretario Bosi dovrebbe sapere che il Decreto Ronchi prevederebbe un gestore unico per ATO – e quindi per l’intera Provincia di Livorno – mentre con la legge Delega ambientale voluta dal Ministro Matteoli - con il quale ha recentemente inaugurato la comune campagna elettorale all’Elba – oltre a stravolgere completamente e le normative italiana ed europee dei rifiuti, prevede una completa liberalizzazione del settore dei rifiuti che potrebbe trasformarsi davvero attività monopolistiche, prevedendo gestori per aree vastissime, che non solo faranno scomparire i gestori di piccoli ambiti come ESA, ma probabilmente anche quelli degli ATO provinciali.
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