"I have a dream" Per garantire l’equilibrio finanziario del Bilancio di previsione 2006, di fronte al taglio dei trasferimenti dello Stato agli Enti Locali, la Giunta si è vista costretta a decidere un doloroso aumento dell’ aliquota ICI per la prima casa, portandola dal 4 al 4,8 per mille. Potremmo osservare che questo provvedimento è stato in qualche modo indicato dalla Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Toscana; potremmo osservare che l’entità dell’aumento è modesta, e serve comunque per il raggiungimento di un obiettivo che costituisce una necessità e un beneficio per la Comunità; potremmo dire che tutti paghiamo le conseguenze di una politica che a livello di Amministrazione centrale dello Stato ha finto di diminuire il prelievo fiscale costringendo di fatto le Amministrazioni locali ad aumentare la pressione contributiva. E’ tutto vero, ma non è questo che ci preme. Vogliamo invece dire con franchezza alla Comunità che questo ulteriore sacrificio si rende necessario perché l’Amministrazione municipale non è riuscita a sviluppare una politica finanziaria strutturale, procedendo con provvedimenti tampone che risolvono le necessità immediate di bilancio ma non creano prospettive stabili. Non è riuscita a delineare un progetto di sviluppo economico della Comunità, mettendo a reddito le notevoli risorse che esistono, ma che vanno recuperate a disponibilità, che vanno destinate a una politica che sia capace di risolvere problemi annosi e irrisolti. Non è riuscita a coinvolgere la cittadinanza in un progetto coraggioso in cui tutti facessero la propria parte per lo sviluppo di tutti, senza restare ancorati al proprio orticello. La pesante eredità della precedente Amministrazione, i guasti della politica governativa, la necessità di rigore amministrativo non possono essere più che tanto alibi e giustificazioni. Pertanto, nel momento in cui assume un provvedimento politicamente (più che economicamente) pesante, l’Amministrazione prende l’impegno di fronte alla cittadinanza di avviare rapidamente un progetto di sviluppo economico e sociale della Comunità portoferraiese, assumendo decisioni coraggiose e capaci di intervenire strutturalmente nella realtà cittadina. Di tutto sarà data ampia comunicazione in corso d’opera ai cittadini. Ma il segnale più immediatamente leggibile sarà, nel prossimo bilancio, il ripristino dell’aliquota ICI precedente per le prime case. Il provvedimento odierno prevede anche la riduzione dell’aliquota ordinaria dal 7 al 6 per mille per le abitazioni concesse in comodato a parenti e affini che le utilizzino come abitazione principale; e per le abitazioni locate regolarmente con contratto almeno biennale a persone che le utilizzino come abitazione principale. Insieme al ripristino dell’aliquota del 4 per mille sulle prime case l’impegno dell’Amministrazione è di portare al 5 per mille l’ICI per le case concesse a parenti e affini, e al 4 per mille per i contratti biennali come sopra definiti. Questi impegni hanno come significato implicito la volontà e la persuasione dell’Amministrazione di aver avviato entro un anno la soluzione dei problemi abitativi della città e insieme di aver messo a punto una politica sul patrimonio della Comunità che ne costituisca un cespite d’entrata capace di produrre le risorse necessarie allo sviluppo. Se la Giunta non sarà stata in grado di mantenere questo impegno, rassegnerà le proprie dimissioni. Sarebbe bello avere una Amministrazione vera.
portoferraio panorama calata da linguella