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5 Aprile Con/vincere è la scommessa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 08 aprile 2003

L' incontro vero, profondo, di sabato è accaduto nell' ultima mezz'ora. Fino a quel momento ognuno ha detto quello che pensava nei modi propri, della propria cultura (politica e non), e non poteva essere diversamente. L' incontro vero è tra identità precise e diverse, sennò è passerella, rito che non ci cambia..e non ci unisce. Siamo disposti a cambiare qualcosa del nostro modo di pensare? Se accettiamo il confronto fino in fondo sì, e ciò non ha solo un valore personale , quasi da autocoscienza di gruppo, ce l' ha anche per gli obiettivi che avevamo in testa sabato alle 15 e 30, prima di ascoltarci a vicenda. Riconoscere che questi obiettivi non erano gli stessi per tutti gli intervenuti, non significa dire che qualcuno aveva sbagliato riunione; ci siamo accorti che non era possibile (e neanche giusto) condurre la riunione come si conducono le riunioni di partito (e lo dice chi ha scelto di stare in un partito), dove alla fine si sceglie una linea, anche a maggioranza. Non c'era secondo fine, ne sono certo, nel proporre il voto su un documento che riassumesse la comune volontà di iniziare un percorso, in modo da rendere visibile anche all' esterno quell'intenzione: sarebbe stato sbagliato porlo in votazione senza un accordo di tutti: avremmo iniziato malissimo, affermando in teoria il laboratorio e smentendolo subito nella pratica, piegandolo a logiche che di laboratorio (luogo ove si sperimenta) non sono. Questo errore è stato evitato, si è accettato, qualcuno anche obtorto collo, mi sembra, il principio di trovare comunque il punto di incontro: facciamo diventare questo una regola, una di quelle regole che scriveremo insieme presto. Banalizzando, quali gli obiettivi dei presenti? Senza pretesa di essere esaustivo, ma con l'intenzione di contribuare alla discussione iniziata sabato, ecco un'ipotesi di lettura: L' obiettivo di mandare a casa chi ' governa' oggi Portoferraio era DI TUTTI; le differenze sono venute fuori sulle modalità: criticare il governo di centro destra a Portoferraio o criticare un modo di fare politica , di gestire il 'potere', che riguarda all' Elba non solo la destra? Prendiamo atto che è un boomerang la retorica sul 'come siamo bravi noi di sinistra che amministriamo dove amministriamo', perchè non è questa le percezione di tantissimi elettori che di destra non sono, ma che non sono disposti a votare qualcuno sono perchè si oppone alla destra. Ho conosciuto personalmente, in pochi anni, numerose persone progressiste che alle ultime amministrative di Portoferraio non hanno votato o hanno provato a cambiare.. SEMPRE PIU' (per fortuna..) NON BASTA ESSERE CONTRO QUALCUNO per con/vincere: ciò alza la qualità della proposta e dell' eventuale governo locale, ma non ci consente di poltrire o dormire su allori oramai secchi. Evidente come la critica a modalità e contenuti di una gestione amministrativa, anche se non dici di che colore è il governo che la fa, è implicita: farla vivere sulle proposte e sui contenuti alternativi è forse il modo migliore di metterla in pratica; per questo la fase che si è aperta sabato potrà essere positiva se sapremo lavorare (noi persone interessate dentro e fuori i partiti), con regole condivise, sui contenuti, accettando di contaminarci sul campo e coinvolgendo assieme a noi pezzi di società che sulla qualità della vita a Portoferraio e all' Elba hanno esperienza e proposte, cercano ascolto.


portoferraio canile manifestazione

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