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Si è conclusa la lunga notte in fila alla posta

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 15 marzo 2006

Il Cavaliere nel suo faccia a faccia con Prodi ha detto che le file degli extracomunitari davanti agli sportelli delle Poste ci sono state solo a Roma e Milano, ma per osservare quella umanità al freddo agli elbani è bastato transitare davanti agli uffici postali dei loro paesi. Comunque dopo ben 26 ore di fila si è conclusa la lunga maratona di coloro che dovevano consegnare le richieste di lavoro per i lavoratori stranieri ammessi in Italia con la riapertura dei flussi migratori. Si è svolto tutto nella più assoluta tranquillità, nonostante la lunga attesa avesse sfinito le persone. Le liste autogestite sono state rispettate alla lettera, quasi fossero diventate oggetti sacri. Nella tarda serata di lunedì, dopo che sindaco e assessori di Portoferraio avevano preso coscienza dell’emergenza, sono stati messi a disposizione i locali della confraternita della Misericordia, e quelli del diurno del Comune, dove le persone hanno potuto trovare un riparo per la notte. La protezione civile ha coordinato le operazioni. Le auto di polizia e carabinieri vigilavano con discrezione in lontananza. “Alla Misericordia siamo stati benissimo – dichiarano alcuni testimoni della lunga notte – hanno acceso i riscaldamenti, ci hanno dato caffè, paste, acqua. Abbiamo guardato la tv e giocato a carte, ma solo in pochi hanno dormito”. L’assurda fila di un giorno e mezzo davanti alla posta ha accomunato elbani e stranieri sullo stesso marciapiede, segnati su una stessa lista. Una legge che piuttosto di dare dignità agli extracomunitari preferisce toglierla anche agli italiani. All’Elba soltanto a Capoliveri l’ufficio postale non era preposto a questo servizio, gli altri comuni hanno avuto il loro punto di accettazione delle domande.


badanti permessi extracomunitari

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