Torna indietro

A Sciambere del Buco Nero

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 12 marzo 2006

Egregio Direttore,i carabinieri stanno beccando tutta una serie di tipi che utilizzano manovalanza extracomunitaria clandestina, li pagano due lire (Don Ciotti a Portoferraio ha parlato di nuovo caporalato e schiavitù e Umberto Mazzantini ha detto che questi poveracci vengono pagati anche meno di 4 euro all’ora e senza nessuna tutela assicurativa e sociale). Questi clandestini che lavorano in nero e supersfruttati, sono “amorevolmente ospitati” da altri signori che affittano in nero e clandestinamente ad operai al nero e clandestini. Questi poveracci costruiscono per quattro soldi case che poi vengono vendute fino a 10.000 euro al metro quadro e c’è un sacco di gente che diventa ricca sulla loro pelle, viola tutte le leggi sul lavoro, la sicurezza ed evade centinaia di migliaia di euro di tasse (che poi ci tocca pagare a noi tutti per mantenere i servizi dei quali usufruiscono anche loro), quelle case vengono poi immesse in gran parte sul mercato clandestino degli affitti estivi, generando altra evasione, elusione, economia in nero… Ma chi sono questi signori che sfruttano gli immigrati clandestini, il lavoro nero, lucrano su caporalato, nuova schiavitù, e paghe da fame per gente ricattabile, chi sono questi “imprenditori” che generano, sostengono, si approfittano di condizioni disumane che loro stessi impongono e che poi nascondono con questa rete di sfruttamento di gente disperata? Ma soprattutto per chi voteranno il 9 e 10 aprile questi imprenditori di lavori clandestino, questi evasori fiscali, questi sfruttatori di braccia e poveracci? Forse per il centro-sinistra che è “morbido” con gli extracomunitari’? O per il centro-destra che vuole mettere i cancelli al Mediterraneo e ha fatto la legge Bossi-Fini? Chi conosce anche solo uno dei coinvolti in queste storiacce di sfruttamento, sa che probabilmente questi “imprenditori” sono compattamente per il centro-destra, voteranno per il cavalier Stira e Ammira. Della solidarietà (a volte ingenua) della sinistra per gli immigrati clandestini questi padroni non hanno nessun bisogno: vogliono il pugno duro della destra, le polemiche razziste della Lega Nord, la xenofobia patriottarda di gran parte di AN. Sanno che il mare della nuova immigrazione non si può contenere con il colabrodo della legge Fini, ma sanno anche che quelle leggi e quegli insulti del centro-destra, e la paura che generano, assicurano migliaia di clandestini, di gente impaurita perché può essere espulsa in ogni momento, di impauriti ed invisibili, di esseri umani a buon mercato, sotto continuo ricatto dei nuovi schiavisti, degli importatori di carne umana da far lavorare nei cantieri come clandestini, senza assicurazione e tutela e da nascondere dentro appartamenti, ammucchiati come bestie. Un “mercato” che sta rendendo sempre peggio anche le condizioni di vita e lavoro dei lavoratori dell’edilizia italiani, costretti a cedere anche loro diritti, sicurezza, professionalità, potere contrattuale. Ecco perché quegli “imprenditori” voteranno a destra ed ecco perché è importante che la sinistra abbandoni il pietismo che troppo spesso gli fa velo e lotti contro il lavoro clandestino e chi lo sfrutta ogni giorno, anche all’Elba. (A proposito: qualcuno all'Elba ha visto i sindacati?). TIRO FISSO Stimato Signor Tiro Fisso Mi corre l'obbligo di dichararle la più totale condivisione di quanto ha affermato nel suo scritto, compresa la sarcastica nota finale. Ed è proprio per chiosare il suo sfottò al sindacato elbano che ci metto penna (ovverosia tastiera) E' vero è assai deprimente ragionare del Sindacato ed essere costretti a chiedersi se qualcuno l'abbia visto. Pegggio, infinitamente peggio dei tempi in cui ancora in rapporto al sindacato ci si domandava "Chi l'ha sciolto?" Più che ad un quadratino rosso caro lei ci ritroviamo al cospetto di un buco nero, un vortice spaziale capace di ingoiare qualsiasi cosa anche un sole senza emettere nulla, neanche la luce. .


Buco nero simulato

Buco nero simulato