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Oltre le uscite ad effetto, i problemi della sanità elbana rimangono

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 11 marzo 2006

Da qualche mese, gli avvenimenti che riguardano la gestione della sanità all’Elba sono rappresentati in modo grottesco, senza comunque costituire, anche in relazione all’importanza dell’argomento, una occasione di divertimento. Al contrario, una lettura attenta dei comportamenti, riesce solo a suscitare una sensazione di fastidio. Sulle questioni sollevate, si rileva che alcune iniziative sono oggetto di una esibizione propagandistica che si protrae ormai dall’inizio dell’anno in corso. L’assunzione di un quarto medico radiologo e la dotazione di due nuovi primari sembrano concessioni conseguenti ad una particolare benevolenza degli organi di gestione, quando si tratta invece di adempimenti dovuti. A tal proposito si precisa che ad oggi nonostante le rassicurazioni sulla stampa non è possibile prenotare una ecografia mammaria, che il quarto radiologo, come si mormora, servirà solo a rimpiazzarne uno dimissionario e che i bandi di selezione dei primari sono scaduti ad agosto e, nonostante il numero esiguo di candidati, l’Azienda non è stata ancora in grado di espletare il concorso, o per meglio dire, sta ritardando la nomina per fare economie aziendali. Oltre al fatto che ancora non è stato emesso il bando di concorso per il primario di Laboratorio Analisi, posto ormai vacante da più di due anni. Alcune modifiche strutturali e organizzative, discusse e progettate in momenti precedenti, sono rappresentate come il risultato di invenzioni geniali estemporanee. Infatti ben poco conta la nuova dislocazione dei poliambulatori, a meno che non ne sia previsto anche il potenziamento, così come diversa è l’apertura di un distretto di erogazione di servizi socio-sanitari dall’apertura di un laboratorio di prelievi del sangue a Capoliveri, annunciato come “distretto sanitario”. Più che la sostanza dei problemi infastidisce comunque la loro presentazione agli organi di stampa. La normale informazione è sostituita da un gioco delle parti. Si comincia con la segnalazione indignata alla quale segue l’immediata soluzione del problema e la condivisione dei meriti per il brillante risultato. Alla fine, tutti soddisfatti per il ritorno di immagine. Nel giro di due giorni la gestione aziendale delle prestazioni sanitarie recupera la condizione di fiducia degli elbani e l’Ospedale diventa un possibile fiore all’occhiello, un modello da esportare. Le contraddizioni sono evidenti, ma la coerenza logica conta poco. In questo teatrino, i 470mila euro del progetto Elba che l’Azienda USL aveva dirottato sull’Isola di Capraia e che il Sindaco Peria ha rivendicato, scompaiono e riappaiono con colpi di magia. Ma siamo sicuri che l’Azienda abbia provveduto formalmente a riassegnare i soldi al progetto Elba, quel progetto più volte pubblicizzato, tanto che si è arrivati a credere che l’Elba fosse destinataria di più finanziamenti regionali e non solo del finanziamento specifico per zone insulari e montane previsto ormai dal 1999. Alla luce di tutto questo è necessario che il Sindaco del nostro Comune, in qualità di Presidente dell’Articolazione Zonale della Conferenza dei Sindaci, si impegni a verificare la concretizzazione delle promesse, distinguendo ciò che deve pretendere da ciò che deve chiedere, evitando di contribuire a favorire una opinione di profondi cambiamenti in una situazione in realtà immobile, dove le uniche novità si trascinano per inerzia a seguito di programmi, progetti ed iniziative avviate in un passato remoto.


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