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La Margherita replica alla CNA sull'urbanistica portoferraiese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 11 marzo 2006

Abbiamo letto con enorme sorpresa il documento della CNA con cui si accusa l’Amministrazione comunale di inconcludenza su alcune questioni strategiche ed in particolare sull’urbanistica, sul traffico e sulla valorizzazione del centro storico. Volendo affrontare subito queste ultime due, non si può fare a meno di considerare come la posizione di gradualismo assunta sulla questione traffico sia la più corretta e quella che porta più lontano, anche perché calare dall’alto ipotesi di chiusura del centro storico senza percorsi conclusivi in tema di mobilità pubblica e senza un adeguato confronto ed accordo con tutti i soggetti coinvolti (cittadini residenti, commercianti ed imprese in generale) sarebbe grave, dannoso e controproducente. Riguardo alla valorizzazione del centro storico l’Amministrazione Peria ha sviluppato una enorme quantità di progetti e richiesto ed ottenuto numerosi finanziamenti e contributi. In questo momento vi sono già quattro cantieri aperti (Via Roma, Porta a Mare, Caserma De Laugier, Palazzo Comunale), ma altri a quanto sappiamo stanno per aprirsi (Forte Falcone, 3° stralcio Porta a Mare). Il problema di un maggiore decoro urbano sicuramente esiste, ma non può prescindere da una partecipazione attiva dei soggetti imprenditoriali ad un percorso comune e condiviso. Non basta criticare, bisogna rimboccarsi le maniche tutti insieme. Riguardo all’urbanistica, poi, le affermazioni della C.N.A. sono a dir poco sbalorditive. Dire che un piano che prevede per le famiglie più di 250 prime case, che consente comunque un numero assai rilevante di ampliamenti, che predispone aree di espansione per le attività artigianali, che individua percorsi di valorizzazione e crescita di tutto il complesso sistema del fronte mare urbano, che riqualifica tutto il comparto produttivo e turistico, non garantisce lo sviluppo è inaccettabile. Tanto più inaccettabile quando, oltre a questo ragionamento sui contenuti, la riflessione ci porta a considerare che l’Amministrazione di Portoferraio ha operato in un quadro estremamente difficile e comunque in poco più di un anno e mezzo ha rivoluzionato l’urbanistica comunale, ma anche elbana (piano strutturale unico, accordo fra i comuni, ufficio unico di piano, collaborazione con le strutture tecniche provinciali e regionali). Il regolamento urbanistico che sarà approvato entro giugno è l’unico atto concreto di svolta fatto da un’Amministrazione comunale elbana (unitamente a Marciana), mentre vi sono tre Comuni che, non avendo ancora prodotto gli atti necessari, molto probabilmente non riusciranno a realizzare nuovi interventi se non alla fine della legislatura. Però si attacca l’Amministrazione comunale di Portoferraio! Su questioni strategiche (pensiamo ai rifiuti) Portoferraio sta tenendo insieme il territorio in un clima di generale deresponsabilizzazione, anche per contenere i danni economici enormi che deriverebbero ai cittadini ed alle imprese da un collasso complessivo. Però si attacca Portoferraio! Questo strabismo della C.N.A. ci appare francamente incomprensibile e per il rispetto e la stima che nutriamo per questa importante associazione ci fa non poco preoccupare, poiché non ne comprendiamo bene l’origine e le finalità. E’ chiaro che la congiuntura economica attuale è così sfavorevole e difficile da generare considerevoli ansie e comunque un generale fiato corto sulle questioni strategiche. Ma scaricare responsabilità su chi ha fatto notevoli passi in avanti per invertire il quadro attuale appare irrazionale e controproducente.


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