Giancarlo Albini scrive in merito alle nuove proposte per il traffico di Portoferraio. Lamenta soprattutto il fatto che nessun abitante di Piazza Gramsci sia stato invitato alla assemblea che gli amministratori hanno indetto alcuni giorni fa: “Ci risiamo, come ogni stagione, con l’avvicinarsi della primavera, ecco sulla stampa il prospetto del traffico del centro storico. Il centro storico, se così vogliamo chiamarlo per dargli lustro, ma dipende a quale ci si riferisce dato che ne sono sempre esistiti due, uno commerciale, l’altro storico, è dimenticato e lasciato a se stesso. E’ stata fatta ai primi di febbraio una riunione riguardante il traffico del centro. Sono state invitate sei associazioni e un rappresentante di via Guerrazzi, senza pensare d’invitare un rappresentante del quartiere alto del paese, Piazza Gramsci: il più caotico e più degradato di questa parte della città”. Il nostro quartiere sopporta annualmente migliaia di turisti diretti alla Villa di Napoleone, c’è il famoso -quando conviene- teatro dei Vigilanti, con l’aggiunta di una casa di riposo e un asilo infantile, l’ufficio collocamento, e infine, la spiaggia delle Viste”. “Questo è solo il quadro diurno. Nel periodo estivo la sera, quando si chiude la Calata, c’è un continuo via vai di macchine e motorini fino all’alba , con il percorso dissestato e il marciapiede quasi impraticabile. Sono così lontane quelle lunghe e promettenti riunioni pre-elettorali, in quella famosa saletta; la ZTL, sempre progettata, ora guardacaso è solo un’ipotesi”. “Chi sta nei piani superiori della nostra Biscotteria prometteva ogni bene a questo quartiere. Evidentemente qualcuno non sa che se non viene regolato il paese alto, non potrà mai essere regolarizzato quello basso. Solo così il centro storico tornerebbe ad essere uno solo. Ho la sensazione che tutto, anche quest’anno resterà com’è, e fra non molto, nel più assoluto disagio, sia diurno che notturno ancora soffrirà chi ci abita.”
portoferraio tetti panorama veduta piazza gramsci