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La Venere del Botticelli e la Torre del Giove

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 05 marzo 2006

C’è una relazione fra la Venere del Botticelli e la Torre del Giove. E’ quanto sostenuto dal professor Ivan Tognarini durante il seminario «LA MONTAGNA DEL FERRO: una risorsa storica e ambientale», la due giorni di studio promosso dal Parco Minerario dell’Isola d’Elba. Qual è questo legame? Si tratta di Simonetta Cattaneo (morta nel 1476) dipinta da Botticelli nelle vesti di Venere (Londra, National Gallery). L’ipotesi finora più accreditata escludeva la presenza di una modella, di una donna in carne ed ossa, che avesse “ceduto” le proprie fattezze al pittore Sandro Filipepi, detto il Botticelli, ma Tognarini si allontana da tale linea di pensiero: in quella raffigurazione egli ha riconosciuto Simonetta Cattaneo, moglie del genovese Marco Vespucci e amante di Giuliano de’ Medici, ucciso durante la congiura dei Pazzi (1478). Simonetta era una donna di eccezionale bellezza, cantata dai poeti dell’epoca. Secondo Tognarini nella “Nascita di Venere” Simonetta rappresenta l’emblema della bellezza perché rinata, o meglio approdata alle rive piombinesi dopo la fuga da Genova. Tognarini ha approfondito la rete dei rapporti diplomatici tra i Medici e gli Appiani ed ha ripercorso le cause storiche e materiali della politica matrimoniale, in questo caso lo sfruttamento delle risorse minerarie dell’Isola d’Elba. Ed è proprio a seguito di questi intrecci parentali che Simonetta ricevette in uso una porzione della “montagna del ferro” che comprende per l’appunto anche il Forte del Giogo (1459). Della Torre aveva parlato anche il professor Tanelli che, introducendo la due giorni, ha apprezzato la proposta della Comunità Montana dove da un lato si prevede il recupero vecchio maniero inserendolo nel progetto Interreg III A, e dall’altro l’indizione di una riunione fra Comuni, Enti, Associazioni e privati per la costituzione di un comitato pro Torre del Giove. Qui Tanelli ha fatto appello alle guide turistiche a ambientali perché, insieme a tutti i cittadini, spingano dal basso per salvare e valorizzare le tante testimonianze storiche di cui è ricca la nostra Isola. Cosa questa avvenuta anni orsono quando lui, allora presidente del PNAT, acquistò il Castello del Volterraio. Il seminario, però, ha spaziato anche sul altri argomenti quali l’archeologia industriale, la geologia dell’Elba con lezioni “sul campo” cioè direttamente nei giacimenti a ferro illustrati dal dott. Luca Rossato. L’iniziativa è stata promossa dal Parco Minerario dell’Isola d’Elba e il presidente Marchetti ha ricordato come il meeting si tenga nell’ambito delle iniziative di carattere educativo e scientifico de “I fiori della Terra” , la mostra mercato dei minerali giunta ormai alla sua decima edizione, e come già lunedì prossimo, nel laboratorio ambientale della Laveria si terrà, in collaborazione con la cooperativa Pelagos, una lezione riservata all’Unitré dell’Elba orientale. Gli atti del seminario saranno pubblicati con il contributo della Banca dell’Elba. Info: Parco Minerario dell’Isola d’Elba tel. 0565962088.


Venere  Botticelli

Venere Botticelli