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Niente di nuovo sotto il sole d'Italia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 03 marzo 2006

Un bell’articolo di Repubblica, parlando di critica letteraria, cita alcuni celebri interventi di altrettanto celebri autori, in sé molto dilettevoli ma anche suscettibili di interpretare in tempi diversi e in diversi campi stati d’animo attualissimi. Per esempio, Benedetto Croce prendeva a prestito un motto di uno scrittore di fine ‘Ottocento contro un sociologo positivista contemporaneo, per dire cosa pensava dei sociologi in genere: non ci interessa il merito, ma la citazione è straordinaria: “Egli (l’oggetto dell’attacco) è un imbecille eroico: messo al bivio supremo, o capire o morire, non esiterebbe ad affrontare il martirio”. E’ vero! Quanti ne conosciamo così nel quotidiano della nostra vita politica e istituzionale; vero, Assessore? E il giudizio di Gramsci su Papini: “il boxeur di professione della parola qualsiasi”, non evoca altrettanto prontamente figure consuete fino alla quotidianità? Chi avrebbe difficoltà a trovare quasi per folgorazione un odierno destinatario (o anche due o tre) all’attacco di Papini a Croce: “Questo padreterno milionario, senatore per censo, grand’uomo per volontà propria e per grazia della generale pecoraggine e asinaggine”? Allo stesso modo, a quanti scrittori, giornalisti, parolieri di canzonette, oratori, ecc. sembra calzare a pennello la riflessione di Carlo Muscetta su Malaparte: “Una volta i poeti raffinati si paragonavano all’ape. Lui che vuole posare a scrittore plebeo, si paragona al verme. Gusti suoi, vorresti dargli torto?”! Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Ma oggetto attuale di quei celebri motti non sono più i Nordau, i Papini, i Croce, i Malaparte; sono i Belpietro, i Bonaiuti, i Bondi, i Brunetta, i Cazzaniga, i Castelli, i Cicchitto, i Fede, i Feltri, i Ferrara, …. i Pera, i Rutelli, gli Schifani…, e ci interrompiamo perché con tutto l’alfabeto non finiremmo più. Se poi volessimo scendere a livello locale, guai! Abbiamo pudicamente tralasciato di citare i “nostri”: non per partigianeria, ma per ragioni di spazio. E abbiamo tralasciato Lui, per evitare che anche stavolta facesse la parte del leone. Niente di nuovo, dunque. Solo tutto infinitamente più misero.


Primula Rossa Fiori Piante

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