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Il varo di "Comunico" per la semplificazione istituzionale dell'Isola d'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 02 marzo 2006

Si e’ svolta con una buona affluenza di pubblico la prima riunione del comitato Comunico che ha offerto ai partecipanti una prima opportunità di confronto sulle linee che dovranno guidare il comitato nel proseguimento del percorso volto alla costituzione del comune unico. In particolare, gli interventi dei privati cittadini sono stati caratterizzati da una forte convinzione sulla generale condivisione del progetto e sulla necessità di mantenere l’iniziativa a livello popolare. All’incontro hanno peraltro partecipato anche amministratori pubblici, spogliatisi per l’occasione del loro ruolo istituzionale, ma pronti a offrire all’evenienza il loro sostegno politico. Ciò che è emerso con maggior insistenza dalla platea degli intervenuti è stata la constatazione dell’opportunità di infrangere il tabù che vuole i cittadini come tendenzialmente impotenti di fronte a questioni che coinvolgono i rapporti con le istituzioni e l’assetto amministrativo. Al di là dei risultati che il comitato sarà in grado di raggiungere, sarà un passo importante per restituire fiducia alle persone sui mezzi che, associandosi, possono mettere in campo. Sono stati gli stessi amministratori presenti a sottolineare il bisogno di interloquire con i cittadini, di ricercare il consenso sulla materia, pur riconoscendo il maggior valore aggiunto di una iniziativa partita dal basso. Erano presenti il sindaco di Portoferraio Roberto Peria, il quale ha auspicato la formulazione di una strategia articolata che metta in evidenza la “convenienza” del comune unico, che coinvolga il mondo economico e gli strati più ampi della società civile e che riesca a persuadere le istituzioni sulla validità delle argomentazioni. Il presidente del consiglio provinciale Franco Franchini ha ricordato le lunghe battaglie condotte in passato per il comune unico, augurandosi un esito finalmente diverso, ed ha invitato ad evitare le contrapposizioni con le istituzioni. A livello strettamente personale è intervenuto Danilo Alessi, ma forte della propria lunga esperienza politica, con un messaggio che ha trovato unanime apprezzamento nella platea: il cammino referendario dovrà manifestare una ampia trasversalità ed essere caratterizzato da azioni che permettano di ottenere il massimo consenso e di raggiungere l’intera popolazione. Dello stesso avviso il consigliere di Rio Marina ed assessore della Comunità Montana Fabrizio Antonini, che è stato prodigo di suggerimenti concreti, ribadendo l’opportunità di rapportarsi con le forze politiche che possono e vogliono dare il loro contributo senza doversi identificare con esse e di incontrare per vie formali le istituzioni per vagliare la loro posizione, ma soprattutto consigliando di fissare le prossime riunioni in ciascuno degli otto comuni, di programmare incontri con le associazioni di categoria e di sfruttare il risparmio erariale scaturente dall’accorpamento dei comuni per proporre un anno di sgravi fiscali per imprese e cittadini elbani. Carlo Rizzoli ha tenuto a precisare che il comune unico sarà integrato da otto municipi preposti ai servizi che devono necessariamente restare il più possibile vicini ai cittadini. La discussione si è incentrata particolarmente sull’analisi degli strumenti normativi che il legislatore mette a disposizione per la fusione dei comuni, grazie alla competente esposizione di Renato de Michieli Vitturi. I contributi dei cittadini sono stati quindi complessivamente molto propositivi ed hanno riguardato i dettagli dell’obiettivo da raggiungere e le procedure necessarie per il proseguimento del cammino che ormai è decisamente avviato, con grande soddisfazione dei presenti.


Elba in volo dal Capanne

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