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Don Ciotti agli elbani: vi auguro di arrabbiarvi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 26 febbraio 2006

Vi auguro di arrabbiarvi, anche per quel brutto grattacielo Tanta gente per ascoltare don Ciotti al centro De Laugier. Un pomeriggio speso a riflettere sulla legalità, a cercare di decifrare che cosa significhino quei segnali inquietanti che sempre più spesso appaiono sulle cronache elbane: malapolitica, attentati incendiari, razzie a spese dell’ambiente naturale. “Vi faccio un augurio – ha detto Don Ciotti durante il suo applauditissimo intervento – che abbiate la forza di arrabbiarvi. La rabbia è un atto di amore, ci si arrabbia per le cose che si amano. Appena si giunge con la nave a vedere quell’orribile grattacielo viene il mal di pancia. Lo dico proprio in rispetto di quest’isola, che è bellissima. E di essere analfabeti Vi faccio un altro augurio: siate analfabeti. Nessuno si senta arrivato, a posto. Abbiate dentro tanta umiltà. Io, nel mio piccolo, la mattina di alzo piano di dubbi. Ho paura di chi sa tutto.” Don Ciotti ha citato esempi di megaspeculazione che però, ridimensionati, potrebbero somigliare al tentativo di mettere le mani sull’isola da parte delle mafie del cemento. “La storica famiglia mafiosa dei Bonanno ha investito a Cesarea, sede dei giochi olimpici di Torino. Da tempo e con abilità si erano aggiudicati i terreni su cui sono sorte le attrezzature olimpiche. Libera, l’associazione delle associazioni, è riuscita a confiscare i terreni, adesso c’è una coooperativa di lavoro. Cerchiamo perciò di creare gli anticorpi necessari per battere le illegalità. Solo così si cerano le condizioni affinché tutti siano davvero liberi.” Don Ciotti ha più volte citato due vocali, una contrapposta all’altra: la “e” che unisce, la “o” che separa. la proposta di istituire l'osservatorio ambiente e legalità Interessante e concreta la proposta di Enrico Fontana, responsabile dell’osservatorio nazionale ambiente e legalità: quella di creare anche all’Elba un osservatorio in collaborazione con le forze dell’ordine. Attraverso un numero verde chiunque potrà segnalare illegalità, abusi edilizi, estorsioni. “Le attività criminali – ha spiegato Fontana – si concentrano sul ciclo illegale dello smaltimento dei rifiuti e su quello illegale del cemento. Quest’ultimo crea un circolo vizioso, abusivismo, lavoro nero e sfruttamento, smaltimento illegale degli inerti, evasione fiscale, concorrenza sleale. Un territorio controllato non è conveniente per chi gioca sporco. Diventa un terreno difficile di conquista, quindi ci si rivolge altrove.” "Il sindaco non si è chiuso a riccio" Enrico Fontana, giornalista, colui che ha inventato il termine di “ecomafie” si è però definito sollevato dall’intervento del sindaco Peria in apertura del dibattito: “Di solito trovo una chiusura a riccio delle amministratori, mentre l’approccio degli amministratori è fondamentale. Il sindaco non ha nascosto la gravità dei fatti avvenuti, ma io nel suo intervento ho anche avvertito un messaggio: “non lasciateci soli, non lasciate soli chi ha il coraggio della denuncia.”. Dopo l’introduzione di Umberto Mazzantini di Legambiente, l’intervento dell’assessore alla partecipazione Nunzio Marotti e di Sebastiano Venneri della segreteria nazionale di Legambiente la parola è passata al pubblico, numerosissimo e assai eterogeneo. Sangalli: omertà, clientelismo e voto di scambio Coraggiosa l’avvocato Annalisa Sangalli che ha posto la questione del rapporto tra legalità e disobbedienza: “E’ giusto osservare leggi discriminanti come quelle sull’immigrazione?” E poi, scendendo sul locale: “All’Elba abbiamo tre problemi principali che si chiamano omertà, clientelismo e voto di scambio. Ma il comune di Portoferraio cosa fa? Dov’è la partecipazione inclusa nel programma elettorale, dove sono le politiche giovanili, perché due terzi del bilancio comunale sono impegnati per l’acquisizione di un gassificatore che non ha mai funzionato?” Ed ancora numerosi interventi di cittadini ed amministratori. Con l’aiuto di Don Ciotti per un pomeriggio l’Elba si è chiesta, senza minimizzazioni o spettacolarizzazioni, che cosa fare per mettere in campo anticorpi davvero efficaci.


don ciotti marotti

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don ciotti platea

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don ciotti peria

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