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Stangata di Berlusconi alle attività balneari: dal 2006 aumenta il canone del 300%

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 26 febbraio 2006

“La decisione del governo di non rinviare l'entrata in vigore dei nuovi aumenti dei canoni di concessione demaniale marittima, fissati nella misura del 300%, rischia di compromettere non tanto la prossima stagione turistica, ma più in generale anche lo sviluppo di tutta la Toscana costiera” Così i soggetti che aderiscono all¹associazione Costa di Toscana Costa di Toscana (la Regione Toscana, le Province, i Comuni,le Camere di Commercio, le AA.PP.T, Toscana Promozione e anche i consorzi privati) fanno sentire la propria voce su un provvedimento che, affermano, contribuisce a collocare fuori dal mercato il turismo balneare della nostra regione. “L'indiscriminato aumento dei canoni - si sostiene - andrebbe ad incidere pesantemente sulle tariffe e quindi anche sulle tasche dei cittadini e delle famiglie che si ritroverebbero a dover fronteggiare inevitabili rincari dei servizi balnerari. Ciò provocherebbe la migrazione di parte dei flussi turistici verso altre mete, più a buon mercato”. Costa di Toscana è dunque a fianco delle associazioni di categoria dei balneari nella battaglia contro gli aumenti dei canoni, che ha visto anche le Regioni impegnate nella richiesta di un rinvio fino all'entrata in vigore di un provvedimento di rideterminazione, da prendere d'intesa con le Regioni stesse e dopo un'adeguata concertazione con le categorie economiche e sociali I soggetti che aderiscono a Costa di Toscana ribadiscono la necessità di fare rapidamente chiarezza su questa sorta di "Spada di Damocle" che pende sulla testa di un importante comparto dell'economia regionale, un comparto che vede così vanificati gli sforzi fatti in questi anni per un rilancio e un riposizionamento dell'offerta. “Le potenzialità di sviluppo degli oltre 600 chilometri di costa della Toscana sono notevoli - spiega Costa di Toscana cui aderisocno la Regione, le cinque Province costiere, le Camere di Commercio, i Comuni capoluogo, le Apt e Toscana Promozione e i consorzi turistici è qui, lungo la costa, che si possono gettare le basi per costruire un turismo attento alla nuova domanda che va emergendo. Un provvedimento di questo tipo, interferendo con l'espansione, oltre che dei servizi balneari, anche di campeggi e villaggi turistici, non può che mortificare ogni tentativo di innovazione, mettendo in crisi imprenditori e operatori”. Ma le insidie per la costa toscana passano anche da altre misure contenute nella Finanziaria, legate alla concessione di beni demaniali per la realizzazione di grandi opere. “Anche se la Toscana si è dotata di una legge urbanistica che ci tutela dagli eccessi, la pressione sul demanio marittimo è davvero forte ed è necessario che gli enti locali, per primi, esercitino una vigilanza e attivino tutti gli strumenti di controllo possibili perché, altrimenti, rischiamo di perdere i tratti tipici e i valori ambientali che fanno apprezzare da tutto il mondo le nostre coste”. Anna Rita Bramerini Assessore al Turismo Regione Toscana Fausto Bonsignori Assessore al Turismo Provincia di Livorno


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