Fotostoria: In quaranta a sfidare granito e scirocco

Anche domenica 19, nonostante le condizioni climatiche non fossero rassicuranti, almeno quaranta irriducibili si sono ritrovati nella piazza di Pomonte, pronti ad affrontare la nuova entusiasmante avventura sui monti dell’Elba. Zaino in spalla, giacche pesanti e scarponcini... via si parte. Lungo il cammino solo le guide del Viottolo hanno fiato per spiegare l’antica arte di costruire saltini e pianelle dove coltivare vigneti, le cui uve venivano poi imbarcate alla volta di Genova per rinvigorire i vini piemontesi. Dalla valle di Pomonte si sale rapidamente fra le rocce granitiche fino a scollinare sul versante di Chiessi a circa 600 m s.l.m., da dove la base prescelta per il pranzo (il Semaforo) sembra un miraggio irraggiungibile. Dopo aver percorso gli stretti sentieri sui crinali affacciati sul mare, ci accoglie un manto insidioso di ginestre, la cui morbidezza allo sguardo contrasta con l’asperita’ al tatto. Il rifugio sommario offerto dal Semaforo ci permette di rifocillarci lo stomaco ed i sensi. La forza del vento e’ li’ a rammentarci la potenza di una natura davvero ancora selvaggia. In basso, molto in basso!, la nostra meta successiva:Chiessi adagiata in fondo alla valle Poi, dopo una breve quanto interessante “lezione” sulle rocce termo-metamorfiche emerse dal mare, Chiessi finalmente si avvicina. Sulla via del tramonto, di ritorno a Pomonte, raccogliamo le testimonianze di chi ha percorso giorno dopo giorno lo stesso sentiero, ma senza potersi concedere il lusso di contemplare la vastita’ dell’orizzonte. Ma prima di tornare alla realta’ un ultimo sguardoAll’ennesimo sogno regalatoci dalle escursioni della domenica Ed eccoci a Pomonte. A domenica prossima.

granito escursione 1

granito 2

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granito 4

granito 5 semaforo

granito 6 chiessi

granito chiessi

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