Trascorsi quattro mesi e mezzo dal clamoroso blitz della Guardia di Finanza in Comune a Marina di Campo Enrico Graziani, medico ed allora Vicesindaco di Campo, torna libero. Il 12 Ottobre 2005 l'amministratore fu arrestato, insieme ai consulenti del comune Luigi Pieruzzi ed Angelo Mai, su disposizione dei P.M. della procura Livornese Roberto Pennisi e Carmen Santoro, che avevano formulato nei confronti degli indagati l'ipotesi di una concussione, per la vicenda dell'Ecocentro del Vallone, sul quale la Guardia di Finanza aveva indagato negli ultimi due anni. Dopo essere stato ristretto nel carcere livornese delle Sughere a Graziani il 31 ottobre veniva assoggettato agli arresti domiciliari, con l'obbligo di non lasciare la sua residenza campese. E l'ex-vicesindaco è rimasto nella sua abitazione di La Pila fino a Martedì 21 Febbraio, quando gli è stata data comunicazione della revoca (dopo analogo provvedimento riguardante Pieruzzi) da parte del Tribunale delle Libertà di Firenze delle residue misure cautelative per l'applicazione delle quali, a parere dei giudici fiorentini, erano cessati i presupposti. Non si conosce ancora il dispositivo della sentenza, con la quale è stato rimesso in libertà anche Mai, ma pare che Graziani non dovrà sottostare a particolari obblighi, potrebbe riprendere la sua attività professionale attendendo da cittadino libero lo svolgimento delle procedure giudiziarie che lo interessano. La prima reazione istituzionale alla notizia revoca degli arresti domiciliari di Graziani é quella del Sindaco di Campo nell'Elba raccolta dal Direttore di www.greenreport.it Luciano De Majo: "Oggi all´Isola d'Elba piove, ma è una bellissima giornata - Antonio Galli non nasconde la sua soddisfazione per la decisione del tribunale del riesame che ha posto in libertà Enrico Graziani. «E´ una notizia che aspettavo da tempo adesso spero solo che sia fatta giustizia. Io ho stima e piena fiducia nella magistratura, ma anche in Enrico Graziani, che ancora prima di essere un mio stretto collaboratore è per me un grandissimo amico" Potrete capire quanto sia stato per me doloroso dover assistere a tutto ciò che gli è capitato. Non so esattamente i motivi per i quali è stata compiuta questa operazione - conclude Galli - adesso sono sicuro che sarà possibile fare piena chiarezza». Più tardi in serata è un altro amico di Enrico Graziani il Prof. Luigi Totaro dell'Università di Firenze ad inviare una nota sulla vicenda: "Il dottor Enrico Graziani - scrive Luigi Totaro - è stato restituito alla sua condizione di cittadino libero dal Tribunale della Libertà di Firenze. Avevo a suo tempo espresso su questo giornale il mio dispiacere per la sua disavventura, e oggi desidero compiacermi per la sua vita ritrovata, per gli affetti amicali che subito moltissimi concittadini hanno voluto testimoniargli. In questi ultimi mesi si è detto e scritto molto a proposito della vicenda che lo ha riguardato e lo riguarda, e spesso m’è sembrato di notare che chi scriveva non era tanto interessato alla comprensione dei fatti che stavano accadendo quanto al vantaggio che ne poteva trarre –politicamente, s’intende; anche se in taluni casi il vantaggio politico non era lontano dal vantaggio personale–. Si sono confuse –quanto involontariamente non so e poco m’interessa– procedure di istruzione con procedure di giudizio, saltando a pie’ pari alle conclusioni. Il ritorno del dottor Graziani alla sua vita normale sarà forse l’occasione giusta per rileggere tutta la storia di cui è stato protagonista con gli occhi della attenzione intelligente e libera da pregiudizi: perché quando un pubblico amministratore è oggetto di denunzie (e dei provvedimenti conseguenti) è davvero una questione pubblica, che riguarda tutti: per sapere se vi sono delle responsabilità oggettive sue o di chi lo accusa –a questo servono i processi–; per vedere se la Comunità ha motivo di recriminare verso chi ha ricevuto la sua fiducia; o se deve interrogarsi sulla possibilità di interventi esterni che, utilizzando le istituzioni (la magistratura, in particolare) entrano con finalità ignote –ma non incomprensibili in considerazione della storia italiana degli ultimi decenni– a portare turbamento nella sua vita. Per questo formulo l’auspicio di una prosecuzione in tempi brevi dell’iter processuale, per arrivare a sentenza prima che tutto cada nell’oblio, e la decisione finale sia inutile per riparare le ingiustizie subite dalle persone e dalla Comunità. Perché la cosa peggiore che potrebbe accadere sarebbe che non se ne facesse più di nulla".
graziani sindaco campo nell'elba
antonio galli sindaco campo nell'elba
luigi totaro