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Legambiente: Piano Unico, passo avanti grazie all’impegno della Regione

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 22 febbraio 2006

I risultati dell’incontro istituzionale del 18 febbraio per il cosiddetto Piano Strutturale Unico Elbano – si trattava in verità di costituire finalmente l’Ufficio di Piano per redigere lo strumento urbanistico comprensoriale – sono da una parte confortanti per il deciso impegno che l’Assessore Regionale all’Urbanistica Riccardo Conti ed il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria stanno mettendo in questa annosa vicenda, dall’altra preoccupanti per l’atteggiamento dilatorio e di non osservanza delle normative regionali da parte di diverse Amministrazioni Comunali. Non a caso, sui giornali si legge di “toni concitati” proprio su questo punto - sollevato più volte da LEGAMBIENTE - durante la riunione tra Regione, Comuni, Provincia, Comunità Montana, Parco Nazionale ed Ato. Oggi, anche l’autarchica Porto Azzurro, che in passato non aveva aderito all’accordo , è venuta a più miti consigli, visto anche il pasticcio urbanistico che vive – insieme a Capoliveri e Campo nell’Elba – per non aver da più di tre anni tirato fuori dai cassetti un Piano Strutturale solo “adottato” ma mai approvato definitivamente. Intanto in quei tre comuni si continuano a rilasciare allegramente nuove concessioni edilizie ed ampliamenti fin sulla costa e dentro il Parco Nazionale – ad esempio a Morcone ed a Porto Azzurro sopra il cimitero dove ci chiediamo se esista anche il necessario nulla-osta dell’Area protetta -, nonostante siano scattate le norme di salvaguardia previste dalla Legge regionale e le sanzioni contenute nella Delibera della Giunta Regionale N .118 del 10-02-2003 sui “Termini per l’adozione dei piani strutturali” (in allegato) che pone chiare limitazioni alla gestione degli strumenti urbanistici ancora in vigore e al potere di pianificazione dei Comuni. Dopo le recenti dichiarazioni dell’Assessore Conti e la riunione del 18 febbraio occorre che i tre Sindaci di Capoliveri, Porto Azzurro e Campo nell’Elba prendano finalmente atto delle norme di salvaguardia e delle sanzioni e verifichino gli atti relativi alle concessioni edilizie rilasciate dopo la scadenza dei tre anni e cessino di rilasciare ulteriori concessioni eccedenti la ristrutturazione edilizia nelle aree specificate dalle normative regionali. Nonostante questo, la decisione presa il 18 febbraio è davvero, come dice l’Assessore Conti “un ulteriore passo avanti verso il piano strutturale unico elbano”, ma non si può non rilevare che, da subito, il Comune di Rio Marina ha preso le distanze dall’accordo faticosamente raggiunto sull’Ufficio di Piano, con proposte alternative che prevedono “l'attribuzione a quest'organo tecnico di funzioni di armonizzazione degli strumenti urbanistici comunali, e non già di elaborazione vera e propria di tali strumenti (piani strutturali, regolamenti urbanistici, varianti)” che ridurrebbero l’Ufficio voluto dalla Regione ad un organo senza nessun potere reale di indirizzo e pianificazione. Il solito atteggiamento di un Sindaco/Senatore/Sottosegretario Bosi al quale il centrosinistra riserva un trattamento compiacente fino alla cedevolezza - soprattutto per quanto riguarda scelte urbanistiche di grande impatto paesaggistico ed ambientale - che viene ripagato con una contrapposizione su tutte le scelte comprensoriali, regionali e nazionali. Un altro inspiegabile mistero elbano.


conti peria

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