Incendio di Morcone, giovedì 16 gennaio, il giorno dopo l'accaduto, la notizia teneva banco al mattino nelle discussioni al bar, i giornali di giovedì riportavano le durissime dichiarazioni di Brigitte Boldt e degli altri della famiglia Geri ed il Tirreno pubblicava un'intervista al Sindaco di Capoliveri Paolo Ballerini: «Forse negli anni - diceva ai nostri colleghi Ballerini - sono state promesse troppe cose, forse non c’è stata equità ecco allora nascere le tensioni fra concorrenti, fra vicinato, queste tensioni sviluppano atti vandalici. Purtroppo la situazione persiste. Bisogna ritrovare la giusta dimensione, riappropriarsi di quella convivenza, ristabilire gli equilibri sociali. Forse l’illegalità si è sviluppata a catena, alcuni hanno tratto vantaggi, altri sono rimasti al palo. Si sono create differenze sociali evidenti, sono stati cancellati i rapporti fra la gente: è chiaro che queste situazioni sfociano in atti vandalici o avvertimenti di tipo mafioso. Occorre smontare il sistema delinquenziale». Di lì a poco giungeva alle redazioni una nota di chi aveva retto il Comune nella precedente legislatura: il Commissario del PNAT Ruggero Barbetti iche trasmetteva il testo di una comunicazione che inviata ai gestori dell'Hotel "Il Pozzo": Esterrefatto per il grave e vile atto che vi ha colpito, esprimo a tutti voi la mia più grande e personale solidarietà, credendo comunque di interpretare anche il sentimento di tutti quei capoliveresi che amano il loro paese ma che contemporaneamente non si riconoscono più in questo clima di sospetti, di odio e di dichiarazioni farneticanti che, a cominciare da Piazza del Cavatore, si insinuano nelle vie, nelle piazze, nei vicoli e nelle località di Capoliveri. Vi sono particolarmente vicino in questo difficile momento. Dunque c'era un tratto comune nelle dichiarazioni del vecchio e del nuovo sindaco di Capoliveri: il riconoscimento di un avvelenamento del clima paesano, con una accusa incrociata di portarne le responsabilità. Ed era a quel punto che si registrava un altro intervento politicamente pesante come quello del Presidente della Comunità Montana dell'Arcipelago Toscano Danilo Alessi. "Ho fatto pervenire in mattinata la mia solidarietà personale e istituzionale all’ amica Brigitte Boldt,- dichiarava il presidente della CM Danilo Alessi, - per il vile attentato incendiario che ha colpito la sua famiglia “ . Il clima che si vive da tempo all’ Elba, a causa di una serie di atti criminali senza scrupoli, è tale da averci indotto come Ente a chiedere la convocazione sull’ Isola del Comitato Provinciale per l’Ordine e per la Sicurezza Pubblica . Il miglioramento di tale clima, duole dirlo, non è però certo aiutato dalla recente dichiarazione apparsa su alcuni media ed attribuita all’ex Sindaco di Capoliveri: quando si addebita a ‘Piazza del Cavatore’ ed ai suoi attuali inquilini una qualche responsabilità nel dilagare del clima d’odio che sarebbe all’origine di alcuni di questi atti criminali, si commette un errore grave. C’ è in queste parole una sorta di indiretto giustificazionismo , ci auguriamo involontario, che deve però esser evitato, soprattutto da uomini delle Istituzioni. Non c’è diversità politica o critica amministrativa anche spietata che possa giustificare la violenza: chi ha commesso attentati incendiari è un criminale e basta, chi mette a rischio l’ incolumità delle persone va fermato e ci auguriamo che ciò avvenga il prima possibile.” Ma la scesa in campo del Presidente della C.M. a fianco di Ballerini non metteva fine al Ping-Pong. Nel pomeriggio di - dopo una dichiarazione del Presidente della Associazione Albergatori di cui diamo conto in altra parte del giornale - si registrava una nuova presa di posizione di Ruggero Barbetti, che indirizzava una nota a TEnews partecipata anche agli organi informativi: In riferimenti al vs. articolo di oggi - che riguarda la manifestazione di solidarietà da parte mia alla sig.a Boldt e alla sua famiglia, tengo a precisare che non ho scritto nè intendevo dire che "le dichiarazioni farneticanti sono la causa di un clima di odio in paese" come invece voi riportate. Le dichiarazioni farneticanti sono dichiarazioni farneticanti, punto e basta. Ho invece scritto, e così intendevo dire, che è l'azione amministrativa di questa maggioranza che ha portato un clima di odio e di sospetti in tutta Capoliveri. Ed il sottoscritto per primo ne paga le conseguenza essendo al numero uno di una farneticante lista di "nemici da punire". Sono però sicuro di poter dimostrare nelle sedi competenti l'infondatezza di tutte le accuse che mi vengono mosse. In un paese normale, i consiglieri di maggioranza alla guida del Comune di Capoliveri avrebbero dovuto già dare le dimissioni per riportare a Capoliveri la democrazia. Spero che non abbiano ricevuto anche loro, così come alcuni consiglieri di minoranza, pressioni o intimidazioni più o meno velate... Devo essere sincero, oggi quando ho letto il Tirreno mi si è rivoltato lo stomaco: uno che da 40 anni non vive a Capoliveri non può pontificare su cose che non conosce insinuando che a Capoliveri c'era e c'è una illegalità diffusa. I capoliveresi sono gente onesta che ogni qualvolta sono riusciti a realizzarsi l'hanno fatto con il proprio lavoro nel rispetto delle leggi. A meno che tutto quello che sta succedendo da un anno a questa parte a Capoliveri non sia frutto "non delle troppe cose promesse negli anni" ma da eventuali promesse fatte prima delle elezioni e che oggi questa amministrazione non è in grado di mantenere..." Fine del 1° round? Niente affatto c'era ancora il tempo, in serata, per registrare un' altra dichiarazione di Ballerini a TEnews: nella quale il Sindaco capoliverese tornava a ribaltare le accuse sul suo predecessore, definendo la sua come una gestione "arrogante e prepotente" e portando a supporto del suo ragionare alcune vicende: palestra e di nuovo il caso dell'urbanistica per il quale Barbetti aveva ricevuto un avviso di garanzia. Il match continua.
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