Torna indietro

PNAT e sentenza Corte Costituzionale. Polemica tra WWF e Mazzantini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 febbraio 2006

Ci dispiace particolarmente che il commissario PNAT, Ruggero Barbetti, così pesantemente sanzionato per due volte dalla Corte Costituzionale, anziché commentare questo fatto e il nostro testo, che era ed è visibile a tutti nel sito del WWF nazionale e nel sito del WWF dell’arcipelago, http://it.geocities.com/wwfarcipelagotoscano si sia espresso (?) più che altro sul testo (alquanto sforbiciato) pubblicato da un sito livornese di informazione ambientale, nella cui redazione conosciamo personalmente solo il primo esponente di Legambiente all’Elba e al tempo stesso uno dei principali consulenti che -nel bene o nel male- Barbetti ha voluto sempre accanto a sé, in questi anni di gestione commissariata del Parco. Il WWF Toscana voleva soprattutto criticare l'ostinazione con cui il Commissario ha mantenuto il suo incarico anche di fronte a due sentenze contrarie della corte Costituzionale, conculcando così ogni possibilità di espressione e di rappresentanza agli organi di gestione specificatamente previsti dalla legge sui Parchi nazionali, come il Consiglio Direttivo e la Comunità del Parco e anche tentare un bilancio complessivo della sua gestione commissariale, ora che volge al termine, per noi senza rimpianti. La risposta di Barbetti è invece riuscita ad essere polemica anche nel dire quello che avevamo già detto noi, cioè che la Forestale è sotto organico e che i lavori fatti sulla sentieristica erano apprezzabili. Per il resto, se confrontato col nostro testo originale, resta abbastanza poco dell’inutilmente aggressivo argomentare del Dr. Barbetti contro il WWF, e quel poco è sostanzialmente riconducibile alla categoria delle vaghe promesse di una migliore gestione futura. Il WWF non chiede a Barbetti di dichiararsi contro l’eolico per principio, ci basterebbe che non esibisse puerili giustificazioni per abdicare dal suo ruolo (infatti il campo eolico di Monte Tambone sarebbe stato a pochi centimetri dal confine del PNAT, ma le pale praticamente ci sarebbero girate dentro) ed uguale era la localizzazione proposta per il Giglio. Gli manderemo copia dell’accordo fra WWF e industrie dell’ANEV (preso anche questo dal nostro sito internet http://it.geocities.com/wwfarcipelagotoscano ) per fargli comprendere quali sono i problemi ambientali che rendono inadatto l’eolico industriale sulle isole dell’arcipelago toscano. Preferiremmo un PNAT che avesse nella sua mission anche la lotta alle discariche lungo strade e sentieri. Il presidente Tanelli ci si provò. Prendiamo atto che Barbetti teorizza l’opposto. Pensiamo pure che sia riduttivo concepire il PNAT come un APT a cinque stelle. Ma siamo ancora ad aspettare che il Parco nazionale attivi le sue “Case del parco” almeno in tutte le isole abitate (il Giglio ne è ancora privo, all’Elba è tagliato fuori il comune più grande) e lo rassicuriamo che il WWF ha notizie di prima mano, perché nel parco noi ci viviamo da quando siamo nati. In sostanza possiamo capire che il Commissario attraversi un momento poco tranquillo, ma è che il tempo degli esami di fine corso arriva per tutti, e quindi è inutile che faccia la voce grossa. Nel nostro piccolo c’eravamo prima di lui e continueremo ad esserci dopo. Sempre stati laici, mai saremo talebani. Per quanto comprensivi delle difficoltà di una buona gestione del Parco nazionale, continueremo sicuramente a non fare sconti a nessuno. ) WWF Sezione Arcipelago Toscano Cari amici, sono stato veramente sorpreso di leggere nella vostra risposta al Commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano la seguente frase: “Ruggero Barbetti, così pesantemente sanzionato per due volte dalla Corte Costituzionale, anziché commentare questo fatto e il nostro testo, che era ed è visibile a tutti nel sito del WWF nazionale e nel sito del WWF dell’arcipelago, http://it.geocities.com/wwfarcipelagotoscano si sia espresso (?) più che altro sul testo (alquanto sforbiciato) pubblicato da un sito livornese di informazione ambientale, nella cui redazione conosciamo personalmente solo il primo esponente di Legambiente all’Elba e al tempo stesso uno dei principali consulenti che -nel bene o nel male- Barbetti ha voluto sempre accanto a sé, in questi anni di gestione commissariata del Parco”. Non so chi siano i miei conoscenti personali che hanno scritto questa frase come inizio di una polemica e mi chiedo anche perchè tiriate, senza nessuna ragione ed in maniera artificiosa, dentro una polemica tra voi e Barbetti il giornale a cui collaboro, il sottoscritto e Legambiente che con quella polemica non c’entrano nulla. Purtroppo lo fate appropriandovi anche voi dello strano vizio elbano di citare giornali e persone senza farne il nome. Greenreport ha riferito una notizia, credo correttamente, e non penso che Barbetti per rispondere si sia basato solo su quella fonte che non citava parte delle questioni riprese dal Commissario del Parco nella sua lunga risposta. D’altronde Greenreport ha poi riservato alla risposta di Barbetti lo stesso riepilogo sintetico, come consuetudine del giornale. E’ evidente che il vostro problema non è Greenreport ma il fatto che io faccia il consulente del Parco Nazionale. Mi chiedo perché. E’ un delitto collaborare con una Istituzione, così come fanno anche numerosi esponenti del WWF, ad esempio partecipando ad iniziative e progetti che vedono la partecipazione ed il sostegno politico/finanziario del Ministero dell’Ambiente retto da Matteoli che nomina a ripetizione Barbetti violando le sentenze della Corte Costituzionale? Pensate che il mio lavoro al Parco abbia condizionato l’azione mia e di Legambiente contro il commissariamento ed alcune scelte del Commissario? Eppure sono stato proprio io a scrivere materialmente il comunicato congiunto delle Associazioni Ambientaliste Toscane contro il commissariamento del Parco, che poi anche il WWF ha sottoscritto nella versione definitiva. Eppure è proprio da Legambiente che sono venute in maniera continua, precisa e intransigente critiche all’operato del Commissario Barbetti: da Pianosa ai bagni Vip nel mare proibito, dai cinghiali al naufragio dell’Alliance, dal bracconaggio marino e terrestre alle stesse riconferme di Barbetti fatte da Matteoli. Eppure, ben prima del vostro comunicato, è stato il nostro responsabile Nazionale Aree Protette, Antonio Nicoletti, a commentare duramente l’ultima sentenza della Corte Costituzionale e l’operato di Matteoli. Per quanto riguarda me, credo sarebbe meglio giudicare il mio operato nel Parco per quello che ho fatto o non ho fatto – ma vedo che fortunatamente alcuni progetti che ho curato sono di vostro gradimento – invece di pensare a me come se fossi un fedele e malevolo consigliere politico di Barbetti e nello stesso tempo una specie di suo docile complice “che -nel bene o nel male- Barbetti ha voluto sempre accanto a sé”, argomenti che finora avevo sentito esporre solo ad alcuni sindaci di centro-destra e ai rimasugli degli antiparco. Io sto semplicemente terminando un lavoro sulla base di un contratto che prevede alcune cose concrete, così come con il Parco hanno collaborato e lavorato soci del WWF e così come il WWF ha chiesto finanziamenti ed ottenuto mezzi e ospitalità con provvedimenti firmati dal Commissario Barbetti per svolgere attività di ricerca e volontariato. Io non credo che il WWF abbia fatto nulla di male, che non abbia tradito la causa ambientalista o si sia reso complice del Commissario collaborando con il Parco e chiedendone la collaborazione, il patrocinio e i contributi per fare cose che danno anche prestigio al Parco Nazionale. Non riesco a capire perché il WWF non riesca a pensare a quel che io faccio per lavoro e Legambiente per passione con la stessa serenità. A meno che anche voi, amici del WWF, non pensiate che Legambiente Arcipelago Toscano stia diventando un po’ troppo ingombrante e, per contrappasso, ci attribuite anche responsabilità e complicità che non abbiamo. Cordiali saluti


Parco porta ingresso

Parco porta ingresso

mazzantini umberto legambiente

mazzantini umberto legambiente

panda wwf

panda wwf