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Controcopertina: Ventinove temerari regalano al mondo scenari incomparabili.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 febbraio 2006

Agli ordini del “capo branco” Umberto, ventinove temerari equipaggiati di tutto punto domenica scorsa hanno reso praticabile lo storico sentiero che, fino a cinque anni fa, tagliava la valle di Pomonte rendendo accessibile un percorso di straordinaria bellezza. La sesta delle “Domeniche del granito”, organizzate dai tre consorzi dell’Elba occidentale (Costa del Sole, Caposantandrea e L’Elbavoglio), insieme al centro escursionistico Il Viottolo e al Circolo culturale di San Piero, è stata un’esperienza che lascia un segno indelebile nella memoria. Nella sequenza fotografica di Attilio Gavassa, con il quale, pur di non faticare, ci siamo autonominati inviati speciali di Elbareport, il diario della giornata. Invasi dai rovi, gli antichi camminamenti riprendevano forma grazie all’impegno delle guide che sapevano individuare, scorgendo tracce minime, l’originaria via che portava ai più alti magazzini. Anche il piccolo Dario, ormai mascotte ufficiale del popolo delle passeggiate, ha contribuito con la sua opera all’impresa Liscioni, frutteti, vigneti, terrazzamenti si svelavano all’improvviso dietro ogni cespuglio, davano la forza e cresceva la passione per andare avanti, dove nei secoli, una vita pur dura dava sostentamento e dignità. All’una, arrivati ad uno dei più conosciuti magazzini della valle, un gruppo, inviato in avanscoperta, aveva preparato il convio a base di salsicce per i faticatori e per i reporter. Era il tempo della massima pigrizia consentita, mangiare e fare quattro chiacchiere Poi, forse un po' appesantiti dalle libagioni, ma ancora determinati, si avanzava sempre più in alto, fino ad arrivare ad una cota liscia con cascate mozzafiato: un paesaggio che, da solo, spiega l’Elba nella sua essenza più pura. Ma era giunto il tempo della inversione della marcia, si dice "..in discesa ci vanno anco le zucche" ma non è proprio così .. bisogna guadagnarsi anche lo scendere Il ritorno verso la costa regalava la conferma della bontà dell’opera svolta e più a valle i piccoli vigneti ancora praticati alle colture salutavano gli escursionisti. Poi a casa, ripensando alla giornata e a quei racconti degli escursionisti più in là con gli anni, colonna sonora di tutte le passeggiate, che raccontano gesta di un’Elba antica, bella, appassionata, e forse migliore.


passegg pomonte

passegg pomonte

passegg sentiero

passegg sentiero

passegg bimbo

passegg bimbo

passegg coti rivolo

passegg coti rivolo

passegg merenda

passegg merenda

passegg acqua

passegg acqua

passegg coti persone

passegg coti persone

passegg salita

passegg salita

passegg 2 pomonte

passegg 2 pomonte