Gli studenti di quattro classi del liceo scientifico “Foresi” di Portoferraio, accompagnati dai rispettivi docenti, hanno incontrato Dalia Peretz e Kamal Yunis, cittadini israeliani, la prima ebrea e il secondo palestinese. L’iniziativa, che rientra nella programmazione didattica, è stata organizzata dall’istituto scolastico in collaborazione con la Caritas diocesana, nell’ambito del calendario di manifestazioni per il Mese della Pace. Si è rinnovato, così, un appuntamento che va avanti da alcuni anni, teso ad offrire agli studenti occasioni di confronto con chi è impegnato in esperienze di “frontiera” (dialogo, cooperazione, solidarietà). Peretz e Yunis fanno parte dell’associazione “Hand in hand” che si occupa di scuole frequentate da bambini ebrei ed arabi (oltre 800), dove l’insegnamento in ogni classe è affidato a due insegnanti, un arabo ed un ebreo che insegnano nella propria lingua madre. L’idea di base – è stato spiegato agli studenti - è che i bambini di oggi sono i futuri insegnanti e genitori, destinati ad influenzare le scelte di domani. Gli insegnanti, perciò, intendono educare i bambini ad una convivenza tollerante e dialogante e in questo modo contribuire ad una società dove i conflitti possano essere affrontati senza violenza. Per questo la scuola può essere considerata un’esperienza di resistenza in un contesto di guerra, inimicizia e separazione. “Il vantaggio della scuola – ha sottolineato Dalia Peretz - è poter ascoltare e capire l’altro. Anche i genitori ora hanno amici dall’altra parte e possono vedere la situazione da una prospettiva differente”. Gli studenti hanno ascoltato con attenzione e posto domande, mostrando interesse per una testimonianza che giunge da quei luoghi che si è abituati a vedere solo attraverso tv ed internet e di cui, quasi sempre, se ne evidenziano gli aspetti drammatici e disumani. L’esperienza è considerata utile ed è intenzione, di chi l’ha proposta finora, di ripeterla il prossimo anno.
papa colomba pace