Nei giorni scorsi Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha comunicato che a partire dal 20 gennaio 2006 ha abolito le spese di estinzione del conto corrente bancario e che, dal 1 di febbraio, sono azzerate le spese di trasferimento titoli su altra banca. Confconsumatori prede atto con piacere dell’iniziativa ed auspica che anche altri Istituti di Credito adottino provvedimenti analoghi. Infatti, imporre spese di chiusura del conto corrente bancario in una misura che va dai 130 ai 170 euro e costi di chiusura e trasferimento titoli a custodia spesso superiori ai 1500,00 euro significa ostacolare la concorrenza ed impedire ai consumatori di scegliere la banca più conveniente ed in quel momento “meno vessatoria”. Al riguardo è opportuno ricordare che la giurisprudenza di merito ha dichiarato abusiva e quindi nulla la clausola che prevede “l’obbligo del cliente di corrispondere una somma a titolo di commissioni richiesta estinzione conto anche nell’ipotesi in cui il diritto di recesso sia stato esercitato dal cliente a seguito della comunicazione da parte dell’Istituto di Credito della unilaterale modificazione dei tassi, prezzi ed altre condizioni”. Con tale clausola infatti gli Istituti di Credito hanno sempre aggirato facilmente la normativa speciale in materia bancaria (Testo Unico Bancario) creando una vera e propria caparra penitenziale. In altre parole una sorte di “penale in caso di recesso”. Confconsumatori auspica che l’indagine recentemente promossa dall’Antitrust sui costi di alcuni servizi bancari dia presto il risultati attesi.
soldi lire vecchie teatro