Giuseppe Modesti noto imprenditore locale nonché Presidente dell’Arciconfraternita di Misericordia isolana esprime alcune considerazioni in merito alla fornitura ed erogazione dell’acqua all'Isola del Giglio. “Siamo passati dal colore marrone del maggio 2004 – ci ha dichiarato – alla chiarezza e limpidità attuale sgorgando dai rubinetti di casa con continuità e qualità rendendo possibile, finalmente, all’Isola del Giglio, la tanto sospirata autonomia idrica”. Alvaro Andolfi ”Sono passati ormai quasi due anni dalle elezioni amministrative dalle quali fu sancita la nomina a Sindaco di Attilio Brothel. Forse in pochi si ricorderanno di quella famosa trasmissione televisiva organizzata da Telemaremma, a ridosso delle elezioni amministrative, dove Attilio si presentò con una bottiglia d’acqua dal colore marrone scuro; acqua prelevata da un rubinetto qualsiasi di casa nostra, che da anni angosciava le nostre donne. Il problema sembrava allora di difficile soluzione, ho ancora vive nella mente le critiche delle altre liste elettorali, oggi all’opposizione, le quali tacciarono Attilio di leggerezza e come un attentatore all’immagine del Giglio, prevedendo catastrofiche riduzioni di presenze turistiche. Non ho elementi ufficiali, ma stando alla realtà dei fatti mi pare che tutto ciò non sia avvenuto, anzi a dire il vero c’è stato un discreto boom (nonostante la crisi generalizzata del turismo) dovuto anche all’assegnazione all’Isola del Giglio delle cinque vele assegnate da Legambiente, che ha avuto risonanza internazionale. Vorrei ricordare a tutti come le donne di casa quando era l’ora di mettere in moto la lavatrice, si preoccupavano fortemente perché il lavaggio poteva essere rovinato dall’acqua marrone che arrivava senza preavviso e rovinava letteralmente i panni, specialmente quelli bianchi colorandoli di quel marrone inconfondibile. Credo che la situazione del miglioramento della qualità dell’acqua non sia avvenuto per caso, ma piuttosto per un lavoro continuo, silenzioso e sistematico, un lavoro ai “fianchi” di chi doveva provvedere a migliorare il prodotto. Penso invece che le nostre mogli nel farglielo ricordare, rivivano oggi quel periodo colorato di ruggine ed ognuna di loro sa quanta “Biancheria “ dovette buttare via salvo andare in giro vestiti tutti di un colore, per non dire poi quale incidenza sull’economia familiare abbia avuto. Credo che una delle promesse che fece Attilio in quella trasmissione fu appunto quella dell’acqua: uno dei primi problemi che avrebbe affrontato sarebbe stato proprio quello di far si che l’erogazione dell’acqua avvenisse in modo corretto ed avesse le caratteristiche di acqua potabile di qualità. Grazie Attilio e penso un grazie te lo debbano anche tutte le famiglie gigliesi nessuna esclusa. Attilio ha fatto di più e come direbbe il consigliere Ortelli (Capogruppo Minoranza n.d.r.) è riuscito a dare una svolta epocale a Giglio Campese. Per la prima volta nella sua storia a Giglio Campese non è mai mancata l’acqua e questo penso sia il giusto ringraziamento ad Attilio da quel paese (senza togliere nulla agli altri due) che più di ogni altro gli ha espresso la maggiore fiducia. Non solo, ma a Giglio Campese, penso intorno ai primi mesi della prossima estate i Campesai avranno l’acqua sorgiva dell’Acqua Selvaggia a Giglio Campese, evitando di venire al Castello. Altra promessa data in campagna elettorale, specialmente a quelle persone anziane che non disponevano di un mezzo per raggiungere il Castello e che erano costretti a comprare acqua minerale nei negozi.
Giglio Acquedotto romano