Torna indietro

Quando gli escursionisti si mettono al lavoro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 febbraio 2006

Il «popolo delle passeggiate» si rimbocca le maniche. La sesta giornata delle «Domeniche del granito» ─ rassegna organizzata dai tre consorzi dell’Elba occidentale (Costa del Sole, Caposantandrea e L’Elbavoglio), insieme al centro escursionistico Il Viottolo e al Circolo culturale di San Piero ─ sarà dedicata alla riapertura di uno storico sentiero, quello che tagliava fino a quattro cinque anni fa la valle di Pomonte. Saranno proprio le decine di partecipanti che nelle scorse settimane hanno preso parte alle varie escursioni storico-ambientali a darsi da fare per riportare alla luce un percorso di straordinaria bellezza, sommerso più dall’incuria dell’uomo che dall’intraprendenza della macchia mediterranea. L’appuntamento è per le ore 9 di domenica nella frazione marcianese di Pomonte. Il sentiero è già stato tracciato la scorsa settimana dalle guide ambientali del Viottolo e dai diversi rappresentanti dei tre consorzi turistici che insistono su questa zona, si tratterà domenica di completarne l’opera di salvaguardia. Un lavoro comunque impegnativo che necessiterà di un abbigliamento adatto all’occasione. «I partecipanti dovranno armarsi di falciotto, pennato, scarponcini, guanti e occhiali di protezione ─ spiega Umberto Segnini, titolare del Viottolo ─. Chi vorrà potrà anche munirsi di zappa e piccone». Il lavoro dei «volontari», che per una volta al panorama e alle ricchezze del massiccio granitico occidentale, preferiranno il sudore si articolerà su un percorso che taglia la valle di Pomonte dal versante settentrionale, passando dal Fosso del Poio sino a quello della Cerchiaia per poi ricongiungersi con un antico sentiero di collegamento. «In questo modo – aggiunge Segnini – si porterà nuovamente alla luce l’anello occidentale che ruotava attorno alla frazione di Pomonte e che, nel suo originario disegno si sviluppava per un totale di circa nove chilometri. Un tempo serviva i contadini della zona che hanno lasciato tracce ben visibili del loro lavoro, compresi i numerosi magazzini di cui si servivano. Tra l’altro a queste testimonianze si aggiungono i reperti archeologici di epoca etrusca nei quali è ancora possibile imbattersi con un po’ di fortuna, i cosiddetti “schiumoli”, gli scarti minerari della lavorazione del ferro». Il pranzo è come di consueto al sacco anche se i partecipanti all’iniziativa verranno premiati del loro impegno con una grigliata di carne offerta dai tre consorzi.


pomonte panorama veduta strada occidentale

pomonte panorama veduta strada occidentale