Le agenzie hanno dato notizia che il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ha incaricato un altro principe che è il suo ufficiale portavoce (mecojoni!), di rendere noto che sua maestà (che deve la sua notorietà soprattutto a reiterate partecipazioni a "Quelli che il Calcio" di Fabio Fazio, risultando una di quelle persone che ti fanno pensare: "Carino, se non cacasse andrebbe bene come soprammobile") sua maestà dicevamo si degnerà di scendere nell'agone politico schierandosi con la Democrazia Cristiana, che è un micropartito di cui il 99,999% della cittadinanza ignora l'esistenza, che fino ad oggi aveva puntato tutto sull'essersi impossessato dell'antico nome della vera D.C. e che fa naturalmente l'inglorioso ascaro della Carcassa delle Libertà, ma che potrà ora lanciare un nuovo slogan: "Che ce ne frega dei princìpi quando abbiamo i prìncipi?". In tutta Italia ed anche nelle comunità dei nostri connazionali all'estero si sono registrate all'annunzio grandi manifestazioni di giubilo, i cassaintegrati hanno gioito, i disoccupati hanno goduto i Co-co-co hanno fatto l'uovo, i pensionati delle città hanno disertato perfino la chiusura dei mercati dove si recano a raccogliere la frutta e la verdura invenduta o difettosa che si butta e gli avanzi venduti a prezzi, appunto, da pensionati. Ed il Migliore l'Incommensurabile l'inventore del peronismo televisivo e dello stalinismo liberista è improvvisamente e contemporaneamente apparso sugli schermi di tutti i bancomat d'Italia: "Nuntio vobis gaudium magnum - ha detto - Habemus Principem!"
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