Il granito in tutte le sue forme è stato il tema dominante dell'escursione di domenica scorsa. Il percorso che da Seccheto ci ha portato nel sito archeologico delle colonne romane, tra Cavoli ed il molino di Moncione, e da lì passando per la piana del Termine, la "Ficuccia" e "Cote lavida", siamo arrivati nel fosso del "Pradaccio", per poi scendere di nuovo a Seccheto, dalla strada di Vallebuia. Fra terrazzamenti abbandonati, vecchi casolari di campagna e l'azzurro intenso del cielo e del mare, la zona è ricoperta da massi granitici che l'erosione ha trasformato in vere e proprie sculture e dove la fantasia può correre liberamente nell'immaginare ogni possibile accostamento animalesco. Il Delfino, il Babbuino, l'Aquila, l'Ostrica, scolpite dal tempo, e le Colonne e la Nave scolpite dall'uomo. Con le guide del "Viottolo" UMBERTO SEGNINI, ROBERTO MILIANI, STEFANO LUZZETTI, MARZIA IODICE, STEFANIA NICCOLINI, MARCO SEGNINI MICHELE SPINETTI che ci descrivevano con interesse e competenza la storia di questa zona, abbiamo poi pranzato sui liscioni del fosso del Pradaccio in una zona ricca di sorgenti Cavoli vista falla "finestra" della Grottaccia, si presentava pettinata dal vento teso che proveniva dal monte e che generava il noto argomento di discussione: "è tramontana !", "no è grecale!!!", "no, sta girando adesso" etc etc I Mufloni questa volta non stavano arrampicati sui liscioni sotto a Pietra Murata, ma ben riparati (loro si intenditori di venti..) nel fosso di Vallebuia.... Si fa ritorno pensando alla saggezza di una natura che sa trovare il ridosso dal vento freddo e alla sua sapienza nel modellare pietre monumentali con semplici elementi pioggia, sole, vento e millenni. Prossimo appuntamento, domenica 12 febbraio a Pomonte: ancora acque e pietre d'isola ed altre finestre di granito su altri scorci di paesaggio per i quali vale davvero la pena salire.
Cote il delfino
escursione ascesa
cote aquila
cote ostrica
cote babbuino
cavoli escursione
mufloni escursione
attilio escursione
cote finestra