Dopo la protesta di lunedì che ha visto i collegamenti marittimi della Compagnia Moby Lines assai ridotti, rientra la protesta. Le corse da martedì riprenderanno ad essere regolari, ma la questione non può dirsi risolta. Continua il braccio di ferro tra armatori privati ed il governo Berlusconi che ha deciso di non rinnovare gli sgravi fiscali per il 2006. Dopo le pesanti critiche ricevute sia dalle istituzioni che da Legambiente, il presidente della Moby, Vincenzo Onorato, si dice disposto ad un incontro con l'essessore provinciale ai trasporti, Mauro Penco, che aveva definito "devastante" la decisione di sospendere le corse elbane. Non è escluso che si arrivi a nuovi e gravi provvedimenti, i 13 armatori privati dopo aver mostrato i muscoli, attendono adesso un passo dal governo Berlusconi. In più deve essere sottolineato come le pessime intenzioni aziendali di Tirrenia, che sarebbero state smascherate dai sindacati e di cui trattiamo nell'articolo di apertura, pongano obiettivamente l'armatoria privata in posizione di ulteriore vantaggio nella loro trattativa con il Governo.
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