Torna indietro

Campeggiatori: " Siamo ostacolati dalla burocrazia lumaca e dalla Provincia"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 05 febbraio 2006

La stagione turistica è ormai alle porte. E’ noto che dal 2002 in poi è iniziato un trend negativo che, purtroppo, nonostante qualche timido miglioramento, non è stato invertito nemmeno nella stagione 2005. Gli esperti di marketing ci dicono, ora, che ci sono dei segnali di ripresa del mercato: soprattutto in Germania pare che ci sia finalmente una sensibile ripresa di fiducia da parte delle imprese e si spera che l’alleggerimento della crisi economica si rifletta anche sulla disponibilità dei tedeschi a recarsi in vacanza. Tutto questo ci rincuora e ci rasserena, perché tra le presenze straniere quelle tedesche sono di gran lunga le più significative, ma, evidentemente, il problema della crisi economica che, da qualche anno, attanaglia l’Europa non è comunque qualcosa che dipende dalla nostra volontà. Quello che ci preoccupa davvero è che ci troviamo di nuovo in fase di apertura senza che la soluzione dei problemi locali abbia fatto un minimo passo in avanti. E più tempo passa, più la situazione peggiora. Da parte nostra, siamo del tutto consapevoli che uno dei grossi problemi della nostra industria turistica è la riqualificazione dell’offerta, perché la clientela è sempre più esigente e la concorrenza sempre più agguerrita. Purtroppo, molte nostre aziende attendono da anni di potersi riqualificare, ma non riescono a farlo perché gli iter procedurali delle pratiche autorizzative sono praticamente infiniti; l’abbiamo già detto molte volte e non ci stancheremo mai di ripeterlo: mentre l’economia viaggia ormai ad una velocità siderale i tempi della politica sono infinitamente più lenti, almeno all’Elba. Diciamo “almeno all’Elba”, perché, in realtà, lungo la costa che fronteggia l’Elba, in una zona soggetta alle nostre stesse leggi (statali e regionali), le strutture ricettive si riqualificano, eccome, anzi, ne sono state costruite alcune nuove di zecca. Quindi, vorremmo migliorare la qualità dell’offerta, ma non è possibile farlo più di tanto perché veniamo sistematicamente ostacolati da vincoli burocratici. Facciamo anche un notevole sforzo, da qualche anno a questa parte, per mantenere i prezzi sostanzialmente invariati, nonostante il sensibile aumento del costo di certi servizi (a Portoferraio, ad esempio, nel passaggio dalla tarsu alla tia il costo per i campeggi, già elevatissimo, è stato aumentato di circa il 40%). Cerchiamo anche, da soli o attraverso i nostri consorzi e l’Apt, di fare promozione; investiamo in questo migliaia e migliaia di euro l’anno. Per tutta risposta, il personale dell’Apt (cioè dell’ente che è istituzionalmente preposto alla promozione turistica dell’Elba), che in passato era formato da 9 persone, ora, in una fase di grave crisi del settore turistico (e quindi di tutta l’economia elbana), è stato progressivamente ridotto a 4 sole unità. Evidentemente, in Provincia, la crisi elbana non è considerata poi così grave. Sempre la Provincia, invece di preoccuparsi di cose davvero importanti, come la pulizia e la sistemazione delle strade provinciali (che sono, più o meno, le stesse di 30 anni fa), ha fatto partire decine di verbali (con sanzioni pesantissime: circa 400 euro a cartello) relativamente alla segnaletica di indicazione di strutture ricettive e non. L’anno scorso il tavolo di concertazione che era stato istituito, sotto la guida dell’Apt, in accordo con Esa, aveva proposto ai comuni elbani di stanziare una piccola cifra ciascuno (qualche migliaio di euro) da destinare alla pulizia delle strade. Ma l’iniziativa è fallita: i comuni non sono riusciti a trovare i soldi necessari. Per il momento, ci fermiamo qui. Ma certo, se anche i nostri amministratori non si renderanno conto, al più presto, che quella che stiamo combattendo è una battaglia decisiva per le sorti della nostra industria turistica, e dunque dell’intera economia elbana, sarà difficile tirar fuori le gambe dalla crisi. Perché la battaglia si vince solo attraverso la collaborazione tra pubblico e privato.


enfola campeggio camping

enfola campeggio camping