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CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO DI MAURO FEBBO ED ANDREA SIRABELLA Contestati truffa e peculato a Febbo, Sirabella "telefonò per 11.000 euro in 4 mesi"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 04 febbraio 2006

La Procura di Livorno ha chiesto il rinvio a giudizio per Mauro Febbo, ex presidente della Comunità Montana (oggi dell'arcipelago toscano all'epoca dei fatti dell'Elba e Capraia) e per l'ex-componente della giunta dell'ente, Andrea Sirabella, entrambi esponenti di Forza Italia. Ad entrambi è stata contestata l'accusa di peculato. Mauro Febbo è indagato anche per truffa. L'indagine, coordinata dal P.M. Gianfranco Petralia, risale al 2003, fu sviluppata dalla Compagnia dei Carabinieri dell'Isola d'Elba e prese le mosse da un viaggio promozionale organizzato dalla Comunità Montana a Montecarlo, sviluppandosi sia sulla "disinvolta" gestione delle risorse dell'ente comprensoriale, sia sulle attività private professionali del suo presidente. Secondo l'accusa, infatti, Febbo, attraverso la sua attività di assicuratore, avrebbe accumulato circa 750 mila euro dalla sottoscrizione di false polizze assicurative, e speso denaro pubblico per quasi 25 mila euro per l'utilizzo, a scopi privati, della carte di credito e delle utenze telefoniche dell'ente. A Sirabella è invece contestato solo il reato di peculato per aver utilizzato i telefoni della comunità montana a fini privati per complessivi 11 mila euro in quattro mesi. Il blitz dei Carabinieri in Comunità Montana nel giugno del 2003 destò un'impressione enorme all'Elba: per la prima si videro le forze dell'ordine giungere in forze in un ente, porre sotto sequestro uffici, prelevare notevolissime quantità di documenti. Un copione destinato a ripetersi in quella stagione che qualcuno denominò "Elbopoli" con il caso degli "Abusi Eccellenti" che vede un processo in fase di svolgimento a Genova, e con il caso tutto portoferraiese di "Affari e Politica" il cui processo si terrà in primavera.


febbo 2

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