In serata di mercoledì 1° Febbraio è giunta alle redazioni elbane un comunicato del comune di Rio Marina che recitava: "Il Sindaco di Rio Marina, senatore Bosi attivatosi ieri per scongiurare la soppressione all'Elba del servizio di risposta in loco al numero di emergenza 115, ha ricevuto oggi personalmente dal Capo Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco, Prefetto Mario Morcone, e dal Direttore regionale toscano del Corpo, ingegner Giorgio Chimenti, precise rassicurazioni sul fatto che il servizio resterà "immutato". La razionalizzazione interesserà tutto il territorio provinciale, ma non l'Elba, "stanti le peculiari caratteristiche del territorio". Le chiamate dirette a 115 provenienti dall'Elba saranno dunque come di consueto avviate alla sala operativa di Portoferraio. "Mi risulta -ha detto il senatore Bosi- che dopo aver assunto questa decisione, il Comando provinciale di Livorno abbia diramato un comunicato ufficiale in merito". Bene, diamo atto agli amministratori del territorio ed al Senatore Bosi di aver esercitato le opportune pressioni manifestando esigenze reali ed intendimenti condivisi da tutti gli elbani. Aggiungiamo per parte nostra però che se, per arrivare alla più logica delle conclusioni di una vicenda, c'è bisogno di vedere (dopo non sappiamo quanto tempo) le firme di tutti i Sindaci elbani, Comunità Montana, Parco Nazionale e Provincia sotto il solito documento, se si deve scomodare un membro del Governo Nazionale per scongiurare un provvedimento che anche un bambino avrebbe capito quanto fosse assurdo, beh significa che siamo in presenza di una branca della pubblica amministrazione che fa acqua come un colabrodo. Ci verrebbe da pensare ad un servizio gestito e svolto in maniera encomiabile sul territorio e diretto in maniera pessima a livello centrale.
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