Riflessioni (sparse) ed evoluzioni del pensiero di Achille Occhetto: …….. emerge indelebile un grande momento di passione collettiva: il giorno di presentazione della dichiarazione d’intenti e del simbolo. Quella conferenza stampa aveva su di sé lo sguardo e le speranze dell’Italia. I giornalisti, i fotografi, i cameraman, si affollavano a centinaia, reclamavano che alzassi quel simbolo in tutte le direzioni. E subito, in ogni angolo del Paese, fu visto, scoppiò l’entusiasmo nelle sezioni. Applaudivano anche coloro che si erano opposti. Sì, erano compagni semplici, che si “accontentavano” di vedere sotto la quercia il loro vecchio simbolo. ……politicamente me lo ha fatto fare (la svolta) la certezza che l’alternativa era ritrovarsi, presto o tardi, a una divaricazione fra la tendenza all’omologazione alle altre forze politiche e il rinchiudersi in se stessi. …….(occorre…)……una fusione più alta di pensiero autenticamente liberale e di pensiero democratico…… ……..Il Partito è diretto dal peggiore stalinismo e dal peggiore della sacrestia……….. ……..La svolta è stata più che stravolta……….Io ho fatto la svolta per portare più a sinistra il partito. Questi lo hanno portato a destra. ……………oggi la sinistra non è la soluzione, ma è il problema. …….la parola modernizzazione è un nuovo luogo ideologico, una nuova armatura ideologica. E’ la trasformazione voluta dall’alto dalle forze dominanti. …….Fassino e D’Alema sono peggio di Craxi. ……..bisogna tuttavia capire che in politica si arriva a un punto nel quale dopo il primo passo originario sbagliato ne derivano spesso molti altri che ne sono la diretta conseguenza, che in qualche misura appaiono obbligati perché derivano dall’errore iniziale compiuto. In questi casi ci si sente rivolgere la domanda che assume la forza dell’evidenza realistica: “che cos’altro potevamo fare?”. Ma questa domanda può essere rivolta a tutti tranne a chi è stato contrario al passo falso originario. Già! E pensare che l’onesto Giannullo è convinto di “essere iscritto da trent’anni allo stesso partito”! TIRO FISSO Caro signor Tiro Fisso il suo concettoso citare mi perplime non poco: che aggiungere al fior da fiore del Paperello Querciaiolo? A commentare: "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" si corre il rischio di fare la figura di Monsieur De Lapalisse. Ragione per cui mi taccio per non essere tacciato e la ringrazio caldamente di non essere entrato in polemica con qualcuno che (per rimanere nei dipressi della quercia) ci avrebbe spappolato la ghianda con da noi non sollecitate controdeduzioni. P.S. Essere onesti non è condizione certo sufficiente, ma è assolutamente necessaria, e non è poco.