In merito alle dichiarazione rilasciate nei giorni scorsi dalla Amministrazione comunale di Portoferraio riteniamo opportuno e necessario fare chiarezza su quanto affermato. Sulla questione Eurospin è sicuramente doveroso rispettare l’iter amministrativo attualmente in procedimento e non è intenzione di nessuno fare pressioni perché non si consenta l’apertura del nuovo esercizio. Del resto le leggi in materia lo consentono, salvo verificare la regolarità della documentazione presentata. E Confesercenti si pronuncerà, se ve ne sarà necessità, quando l’iter sarà concluso e ne conosceremo l’esito. Questo però nulla ha a che fare con la preoccupazione che la Confesercenti da sempre esprime, rispetto alla ormai conclamata saturazione del mercato e la conseguente necessità di attivare politiche di programmazione economiche chiare, condivise e soprattutto di sostegno alla piccola distribuzione, unico settore a subire i contraccolpi di una distribuzione media e grande molto ben organizzata e sempre più agguerrita. Si ribadisce perciò la perplessità nel leggere osservazioni interne al regolamento urbanistico, che prevedono l’ampliamento del 40% della superficie per tutte le attività di media distribuzione esistenti a Portoferraio, sicuri, almeno per quello che abbiamo potuto leggere, di non aver preso “fischi per fiaschi”come è stato dichiarato dalla Amministrazione comunale. L’augurio è che quella osservazione non venga inserita nel regolamento. Ciò detto si ritiene che l’ Amministrazione farebbe bene a discutere con le Associazioni sulle questioni di programmazione economica, convinti che non sia sufficiente Relegare il confronto esclusivamente ad osservazioni scritte che possano essere fatte a questo o quel piano ed essere costretti a denunciare eventuali modifiche dell’ultimo minuto. Anzi, è proprio in questi procedimenti che dovrebbe entrare in gioco il concetto di concertazione. In proposito cogliamo l’occasione per ricordare che il comune di Portoferraio era stato individuato come ente capofila per istituire e coordinare i tavoli di concertazione su varie tematiche che avrebbero dovuto produrre proposte di politica comprensoriale. Apprendiamo solo ora che il Comune ha deciso di non proseguire nell’opera per rispettare il ruolo comprensoriale della Comunità Montana. Pensiero legittimo e condivisibile, ma sarebbe stato meglio farne partecipi tutti i componenti al tavolo i quali non sono più stati convocati. E forse non ne è a conoscenza la stessa Comunità Montana, visto che a distanza di un anno e mezzo non ha ancora provveduto a convocare un incontro. A questo punto, se c’è l’intenzione di riattivare il tavolo di concertazione, riteniamo opportuno che l’Amministrazione comunale di Portoferraio convochi un incontro per formalizzare il passaggio delle consegne e ridare vitalità ad un metodo di lavoro che potrebbe produrre qualche effetto positivo a livello comprensoriale. Va comunque ribadito che le problematiche del commercio di Portoferraio, città dove per ovvi motivi la superficie commerciale registra uno sviluppo proporzionale alla domanda potenziale di tutta la cittadinanza dell’isola , attengono alla sfera comunale ed è con l’Amministrazione comunale che il confronto deve avvenire. Con ciò non è intenzione di Confesercenti alimentare inutili polemiche e per quanto ci riguarda la piccola “querelle” mediatica si conclude qui, sperando di poter avviare un confronto costruttivo nelle sedi appropriate.
antiche saline portoferraio dall'alto