Cari amici di Elbareport, per ragioni professionali ho avuto modo di conoscere la questione del progetto di centrale eolica sul Monte Tambone. In questi giorni, a seguito del decreto emanato dalla Regione Toscana, Ufficio VIA, leggo numerosi interventi, anche sul vostro giornale on-line. Occorre un po' di chiarezza. Cerco di semplificare al massimo. C'è una norma regionale che stabilisce che determinati progetti, allorchè sono ancora nella fase iniziale di "progetto preliminare", devono essere inviati ad un ufficio che stabilisce e verifica SE DEBBANO O NON DEBBANO essere assoggettati a valutazione di impatto ambientale. Il Comune di Campo Nell'Elba ha inviato a questo ufficio il progetto. L'Ufficio ha richiesto alcune integrazioni. Ad alcune richieste il Comune ha potuto rispondere subito. Per altre il Comune ha fatto presente che quanto veniva domandato riguardava aspetti normalmente oggetto delle fasi successive della progettazione: progetto definitivo e progetto esecutivo. Di fatto risultava complesso ed antieconomico corredare anticipatamente un progetto "preliminare" di elementi conoscitivi propri di ulteriori fasi avanzate della progettazione. Come dire: se sto facendo il mutuo per comprare una casa, è bene che la lavatrice l'acquisti quando la casa l'ho già presa e così so anche già dove metterla. L'Ufficio Regionale ha quindi decretato: sulla base degli elementi al momento disponibili si ritiene comunque necessario che il progetto venga assoggettato a valutazione di impatto ambientale. Il Comune è quindi stato invitato a presentare il progetto definitivo delle opere previste (cioè la fase successiva della progettazione) corredato della documentazione prevista per la valutazione di impatto ambientale. Va bene. Quale sarebbe la "bocciatura"? Quale sarebbe il "rigetto" del progetto? Cordialità
spèiaggia campo e monte tambone