Sette mesi dopo l'Alliance torna nelle nostre acque. La nave oceanografica tedesca in forza alla Nato, incrocia di nuovo nell'Arcipelago dopo il grave incidente del Luglio a Pianosa in cui rischiò di affondare. La grave avaria finì per portare alla luce le ricerche a scopo militare condotte in piena area protetta, con la foglia di fico del controllo dei notissimi banchi di Posidonia, mentre in realtà si stavano testando barchini e siluri robot per la difesa antisom. Materiale ed attrezzature furono fatte poi in fretta e furia sloggiare dalla nave incagliata e dall'Isola Piatta (dove era stata in tutta riservatezza impiantata anche una base logistica), dopo che la stampa nazionale, riprendendo una serie di lanci di notizie di Elbareport e di Legambiente iniziò a interessarsi della irrituale "ricerca". Sarà per la pubblicità negativa che derivò alla Nato da quella sfortunata campagna, che la nuova mini-crociera della Alliance nell'arcipelago è assai meno "coperta". La nave intanto è ormeggiata a Marciana Marina, ha al seguito un gommone dell'Università di Genova. A bordo oltre personale della Regione Toscana (?) c'è il responsabile del NURC (organismo della Nato che studia i cetacei) che oltre a controllare che le boe acustiche oceanografiche da piazzare non disturbino i mammiferi marini (siamo in pieno Santuario dei Cetacei) porterà a compimento rilevazioni derivanti dal lavoro in ambito accademico. Si è appreso anche che i test in programma dovrebbero essere di scarso impatto durare una decina di giorni e che la vera e propria campagna di ricerche si svolgerà nel settembre. Poichè a nostro avviso (e pure ci pare in termini di Legge) non sono opportune sperimentazioni militari nelle aree protette, e poichè purtroppo è già accaduto di registrare a bordo di navi che facevano ricerche militari presenze di insigni studiosi civili, continueremo per quanto ci sarà possibile ad interessarci degli scopi diretti o paralleli delle ricerche in atto e di quelle in programma.
Alliance incagliata pontone