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Legambiente: lo stop della Regione all'eolico sul Tambone non è un NO

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 26 gennaio 2006

La Regione Toscana ha respinto il progetto preliminare presentato dal Comune di Campo nell’Elba per un parco Eolico sul Monte Tambone e Serre di Literno, ma come dice anche Marino Garfagnoli, Assessore alle Politiche ambientali del Comune di Portoferraio, questo non vuol dire un no assoluto all’eolico all’Elba. In merito, Gian Lorenzo Anselmi, Presidente di Legambiente Arcipelago Toscano dice: “La bocciatura, è il caso di dirlo, era nell’aria. LEGAMBIENTE non era pregiudizialmente contraria ma alcune cose, come la realizzazione di nuove strade di accesso, non convincevano nemmeno noi, tanto che avevamo detto che avremmo fatto le nostre osservazioni alla presentazione del progetto definitivo. La Regione lo ha fermato prima. Notiamo che, ancora una volta, i nostri comuni si fanno respingere i progetti preliminari per mancanza di valutazioni di incidenza e incompletezza degli studi. Noi come Legambiente diciamo da tempo, e lo abbiamo anche scritto nelle linee giuda per l’elaborazione del piano energetico elbano che abbiamo presentato con Esa nel maggio 2005, che non è più il tempo di progetti dei singoli comuni, bisogna puntare ad un Piano unico, che individui necessità e vincoli. Su una cosa siamo d’accordo con Lipu e Wwf: dove esistono Sic e Zps - anche se non è il caso del progetto preliminare bocciato che è anche fuori dal Parco Nazionale - le pale eoliche non si fanno. E’ vero che l’intero Arcipelago Toscano è un’Important Birds Area (IBA), però va anche detto che alcune tipologie di impianti hanno uno scarsissimo impatto sugli uccelli, noi crediamo che si possano fare impianti eolici in posti vocati per ventosità e scarso impatto paesaggistico, che esistono anche nell’Arcipelago Toscano. L’accordo tra Parco Nazionale e Comunità Montana per un Piano Elbano delle energie rinnovabili e l’impegno dell’Assessore Artusa per scelte comuni e condivise anche sull’eolico ci convincono, ma però occorre fare tutti gli studi e le valutazioni ambientali previste dalla legge, informare i cittadini ed usare la massima trasparenza su progetti e procedure. Poi bisogna condividere scelte, progettazione, investimenti e ricadute economiche sul territorio.”


Monte Tambone

Monte Tambone