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Legambiente: Rio Marina serva da lezione per gli altri piani strutturali

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 22 gennaio 2006

L’annullamento della delibera del Piano Strutturale di Rio Marina non dovrebbe cogliere di sorpresa nessuno, specialmente il Sindaco/sottosegretario/Sindaco Bosi che quell’adozione l’aveva fatta votare erroneamente come “approvazione definitiva”. E soprattutto il Sindaco Bosi non dovrebbe tacciare gli altri di essere azzeccagarbugli o invitarci ad occuparci degli affari nostri. Farebbe bene a ricordarsi che, al momento dell’”approvazione” del PS, LEGAMBIENTE e il “Comitato per la tutela dell’ambiente e la Salvaguardia urbanistica di Capo d’Arco” dissero subito che la delibera era sbagliata perchè non teneva conto dell’iter previsto dalla legge regionale e delle competenze della Provincia. Lo invitammo a riportare subito il Piano Strutturale in Consiglio Comunale ed a farlo adottare secondo le regole e la legge, Bosi rispose come sempre offeso ed offensivo ed ha mandato il Piano avanti come se nulla fosse, anche allora liquidò le nostre osservazioni come “politiche”, un comodo vizio, un riflesso condizionato che sembra non aver perso nemmeno dopo lo schiaffo del TAR. Oggi il Senatore, ancora una volta, non trova niente di meglio che dare le colpe ad altri e ci invita a tacere. Avrebbe fatto meglio a darci ascolto: questo pasticcio lo hanno voluto lui ed i suoi maldestri consiglieri, incapaci di ammettere e correggere un grossolano errore subito rilevato da altri. Poi, per difendersi e nascondere la pessima figura, accusano chi ha visto e segnalato l’errore di non capire niente di leggi… veramente uno strano comportamento! Bosi sente odore di elezioni e ci accusa di ordire una campagna politica contro di lui, peccato che lo faccia proprio nel giorno in cui LEGAMBIENTE solleva un’altra questione che riguarda molti comuni elbani, anche quelli governati dal centrosinistra. Abbiamo scritto: la sentenza del TAR richiama Regione e Provincia ad una maggiore attenzione. All’Elba in questo momento, secondo le normative della Regione Toscana, ci sono tre Piani Strutturali scaduti – Capoliveri, Campo nell’Elba e Porto Azzurro -, in questi Comuni dovrebbero essere scattate da tempo le salvaguardie: non si potrebbe realizzare nessuna nuova costruzione, dovrebbe essere possibile fare solo ristrutturazioni edilizie. non ci risulta sia così, per questo abbiamo chiesto alla Regione di controllare queste situazioni e di intervenire, senza però ottenere una risposta. Ma anche altre situazioni richiederebbero più attenzione, prima che qualcuno si rivolga nuovamente al TAR per far rispettare leggi e norme: i Piani Strutturali di Marciana Marina e Marciana sono stati approvati in maniera definitiva – e pubblicati addirittura sul Bollettino della Regione – senza aver acquisito le prescrizioni obbligatorie del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, così come prevedono una legge nazionale e un Decreto del Presidente della Repubblica. Sulla base di quei Piani mai approvati davvero definitivamente, il Comune di Marciana Marina ha redatto un confuso Regolamento Urbanistico che non tiene nemmeno conto della necessità della Valutazione di Incidenza per la presenza di una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea; il Comune di Marciana ha adottato recentemente una singolare variante al precedente Piano di Fabbricazione, però conforme al nuovo Piano Strutturale, anche qui ignorando la presenza della ZPS di Monte Capanne ed il richiamo alla obbligatorietà della Valutazione di Incidenza fatto dagli uffici della Regione Toscana e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Speriamo che la sentenza del TAR sul Piano Strutturale di Rio Marina serva da lezione anche per gli altri comuni e li induca a rispettare le normative e, approvando adeguati atti amministrativi, a rimediare agli errori fatti. Quindi, stia tranquillo il Sindaco Bosi, si informi e non si atteggi a perseguitato politico: quel che vale per lui vale per tutti.


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