Accade,quando uno si mette a fare, in maniera quasi professionale, il dilettante della politica, e si applica con rigore a rappresentare il proprio movimentismo in ogni occasione istituzionale e non, che giunga al paradosso della forzata pianificazione nel proprio spontaneismo (Consigliere comprendiamo che lei non comprenda, porti pazienza e vada oltre). In questo senso si sta movendo ad un ritmo folle da diversi (ops) mesi un nostro amico, uno a cui vogliamo bene considerandolo una persona intelligente ed altruista (le due doti che apprezziamo di più in un essere umano) ma che non possiamo esimerci da prendere leggermente per il culo quando occorre e quanto basta. Da cronisti siamo obbligati a seguire direttamente o meno tutte le diverse (ops) manifestazioni che si svolgono all’Elba, ed abbiamo notato che, si tratti di una conferenza sull’urbanistica, della riunione di un comitato di quartiere, di una manifestazione di solidarietà al Burkina-Faso, o della costituzione del comitato donne gestanti democratiche, LUI C’E’, interviene e sviluppa un intervento articolato su un plot fisso che adegua alle più disparate occasioni e che può produrre testimonianze su: “Partecipazione popolare ed esportazione del cocomero verso i paesi del nord Europa” “Tematiche dei servizi alla Sghinghetta e movimento New-Global” “Aspetti diversi (ops) della questione mediorientale ed assemblearismo nelle composizioni delle liste elettorali a Portoferraio” “La gestosi alla luce delle nuove elaborazioni di Porto Alegre” LUI C’E’ di mattina, pomeriggio, notte, di lunedì di domenica nel versante occidentale e in quello orientale LUI C’E’. Tanto da far porre a diversi (ops) l’agoscioso interrogativo: “Ma quando cazzo lavora questo qui?” Abbiamo comunque parlato del nostro, sulla scorta di un evento, recente forse derivante dal logorio psicofisico a cui è sottoposto per il suo rincorrere i raggruppamenti umani in ogni capo dell’Isola. Raccontammo tempo fa che durante un suo intervento il Presidente della Regione Toscana chinò la testa e cadde in una concentrazione così profonda che senza una provvidenziale gomitata da chi gli stava accanto avrebbe iniziato a russare sotto la severa effige di Cosimo 1°, raccontando anche come l’episodio fu stigmatizzato da Massimo Zottola: “Sei peggio di Tyson .. l’hai proprio sdraiato”, orbene, chi la fa, l’aspetti. Ieri in una riunione marinese, complice la tepida aria primaverile e forse la pigrizia postprandiale e forse ancora la predetta spossatezza del comunque esserci, il nostro, durante l’intervento di Ruggero Barbetti, chiuse duraturamente gli occhi belli, cadendo tra le braccia di Morfeo (Assessore no, non il calciatore del Milan). Per chiudere il triangolo la prossima volta Claudio Martini dovrebbe sdraiare Barbetti.