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A Sciambere della pubblicità regresso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 gennaio 2006

Ciao, avrei da porvi una domandina: che ne pensate della "pubblicità progresso" che stanno trasmettendo in Rai, a cura del Consiglio dei Ministri, sulle grandi opere (per noi e i nostri figli)? Vi faccio questa domanda perchè mi è venuto un dubbio: non è che ci fanno pagare anche la campagna elettorale della grancassa (come dice Sergio) delle libertà, senza dirci nemmeno grazie? Baci a tutti e anche auguri Katia Cara Katia Se tu avessi potuto posare i tuo ceruleo guardo su questa consolle-scrivania-magazzinetto-discarica abusiva e incontrollata, tra un biscotto ronzicato e un portacenere esondante di cicche avresti visto anche un post-it giallo sul quale c'erano scritte due parole: "pubblicità progresso". Già, al pari tuo avevo osservato gli spot di che trattasi, ricavandone credo la stessa sensazione, quella che, con una finissima allocuzione ferajese, potrebbe così rappresentarsi: "Me lo sento sdrucciola' tra le mele" (trad. it. "Ho il forte sospetto che mi stiano gabbando"). Ero indeciso sempre restando nell'area se dedicare l'a sciambere alle rivelazioni bomba del Cavaliere ai magistrati (non ha detto un cazzo niente di utile ma almeno ha visto qualche giudice senza essere indagato), tra l'esplicita accusa di essere un mentitore formulata al Cavaliere dal presidente della Fiorentina (oh ,tutti comunisti quelli che l'hanno pubblicamente chiamato bugiardo: Montanelli, Della Valle ...) e appunto questo surrettizio modo di imbellettare la Carcassa delle Libertà e il suo operato raccontando agli italiani la novellina delle grandi opere, ovviamente a spese nostre. Risolvo per non farne di niente limitandomi alle citazioni di passaggio e lo faccio speranzoso. Sono infatti convinto che si possa pure inchiappettare con le promesse l'elettore medio italiano, ma tornare a inchiappettarlo cercando di dimostrargli che Cristo è morto dal sonno, che, grazie a questo governo, bene così 'un s'è mai stati, quando si sente sempre più diventare un rombo di tuono quello che era lo scalpiccìo della marcia degli incazzati, beh, la vedo un po' più duretta.


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